Attualità
30 Gennaio 2016
L’associazione ha radunato al Palazzetto dello Sport oltre mille volontari

L’Auser festeggia a Ferrara il suo 25° compleanno

di Redazione | 4 min

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indexdi Marcello Celeghini

È stata una grande festa del volontariato e della solidarietà quella che si è svolta al Palazzetto dello Sport in occasione del 25°compleanno di Auser Emilia Romagna. “Coltivare relazioni”, questo il titolo della giornata di festa dell’Associazione che ha scelto proprio Ferrara per festeggiare il suo primo quarto di secolo di vita. Sono stati oltre mille i volontari che da tutto il territorio regionale si sono radunati nello stabile di Piazzale Atleti Azzurri d’Italia. In mezzo al pubblico anche molti sindaci e assessori dei comuni emiliano romagnoli a testimonianza dell’importante ruolo svolto quotidianamente dagli oltre 12mila volontari nei loro rispettivi territori.

“Un patrimonio di tutta la collettività”. Così hanno definito Auser tutte le autorità che si sono succedute al microfono tra scroscianti applausi. A presentare l’evento il giornalista di Rai Tre Nelson Bova che ha invitato gli ospiti presenti ad affrontare alcune tra le tematiche di attualità politica più care al mondo del volontariato, come ad esempio la riforma del terzo settore. “Il senso del bene comune e il senso di comunità, che sono l’anima stessa del volontariato, sono nel dna emiliano romagnolo- sottolinea il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani-. Anche a Ferrara valori come la solidarietà sono sempre stati ben presenti, anche grazie al gran lavoro svolto proprio dall’Auser provinciale. Per noi sindaci il volontariato è fondamentale per consente anche a fronte dei tagli di risorse degli ultimi anni di erogare servizi essenziali per le fasce più deboli della popolazione”.

Un lavoro fondamentale quello dei volontari Auser che spesso, però, è appesantito e reso difficile dalla burocrazia e da recenti episodi spiacevoli anche in provincia di Ferrara. “Il nostro lavoro è costantemente proiettato al futuro- spiega il presidente di Auser Emilia Romagna Fausto Viviani- . Alcuni fatti accaduti durante l’ultimo anno però ci lasciano con l’amaro in bocca. Siamo infatti stati accusati dall’Inps, a Budrio e a Jolanda di Savoia, di stipendiare i nostri volontari quando invece si tratta solo di un minimo di contributo spese per i nostri volontari che quotidianamente mettono denaro proprio durante lo svolgimento delle oltre cinquantadue attività in cui siamo impegnati. Il rimborso spese per i nostri volontari è sacrosanto perché da la possibilità a tutti, anche a chi fa fatica ad arrivare a fine mese, di impegnarsi in attività di volontariato. Questi due episodi ci provocano molto dolore, ma non scalfiscono la nostra determinazione nel donare il nostro tempo agli altri. Stiamo pensando- conclude Viviani- di stipulare un convenzione con Coop Alleanza 3.0 per fare in modo di non dover più maneggiare denaro convertendo il rimborso spese per i nostri volontari in un buono spesa, più trasparenti di così…”.

index1In Parlamento è stata depositata una proposta di legge, firmata dalla deputata Pd Patrizia Maestri presente all’evento dell’Auser, che riguarda da vicino il mondo del volontariato. “La mia proposta di legge nasce da anni di contatti costanti con gli amici di Auser va ad alleggerire gli adempimenti burocratici macchinosi a carico dei volontari- spiega l’on. Maestri-. Nel testo si affronta anche il tema dei rimborsi spese che potrebbero essere forfettari e tali da non superare i duemila euro all’anno. Bisogna dire con chiarezza che non ci si arricchisce certo facendo volontariato. Questa modifica non andrebbe a stravolgere la gratuità dell’opera ma darebbe gli strumenti per far si che anche chi non è ricco possa fare il volontario”. Ad esprimere pieno appoggio ad Auser anche il segretario regionale della Cgil Vincenzo Colla. “Con tutti i farabutti che ci sono in giro e tutti paradisi fiscali, gli ispettori del lavoro proprio dal mondo del volontariato dovevano partire con i controlli?- si chiede Colla- Voi esprimete appieno i valori fondamentali su cui si fonda il nostro stato, ovvero la solidarietà e la giustizia sociale. Non si può mettere il Pil davanti alle persone, sono le persone, i lavoratori che creano sviluppo economico”.

A concludere la mattinata di festa ci ha pensato la vicepresidente dell’Emilia Romagna e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini. “Una fetta importante del welfare in regione è fatta da voi volontari in ogni momento della vita quotidiana. Il welfare italiano, infatti, è residuale rispetto ad altri paesi europei. Il vostro apporto, quindi, in certi ambiti è essenziale, altrimenti non si riuscirebbero a garantire molti dei servizi pubblici che noi spesso consideriamo scontati. L’amministrazione pubblica- conclude Gualmini- però non deve perdere le redini del welfare, ma anzi deve investire maggiori risorse. La filantropia di privati facoltosi, va bene ed è ben accetta, ma non deve oscurare il ruolo del pubblico”.

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