Politica
26 Gennaio 2016
Tagliani spegne la bagarre politica: "C’è una responsabilità colossale della Banca d'Italia". Atteso Capitanio in commissione

Carife, ‘caccia al colpevole’ in consiglio

di Redazione | 3 min

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OLYMPUS DIGITAL CAMERAQuasi due ore di dibattito in consiglio comunale sul caso Carife. A far partire la lunga discussione è la mozione per tutelare i risparmiatori Carife presentata da Giovanni Cavicchi (Lega Nord) che chiede al sindaco “di intraprendere tutte le misure possibili per tutelare i piccoli azionisti e i risparmiatori della Cassa di Risparmio di Ferrara” e “sollevare le istituzioni competenti la questione di legittimità costituzionale del decreto salva-banche”.

La mozione, e le relative risoluzioni a firma Leonardo Fiorentini (Sel) e Luigi Vitellio (Pd), è stata ritirata in attesa della commissione consiliare dedicata a cui parteciperà anche Giovanni Capitanio, amministratore delegato della Nuova Carife.

“Capitanio verrà a Ferrara per la commissione ma non gli farà piacere che se ne sia discusso prima di ascoltarlo” commenta Tiziano Tagliani che ha l’impressione che “questo dibattito politico non aiuti i risparmiatori”. Il sindaco divide la discussione in due ‘fazioni’: “Coloro che danno la colpa al governo che ha approvato il decreto salvabanche che ha distrutto i risparmiatori” e gli altri “che danno la colpa a chi ha gestito la banca in maniera improvvida”.

In questa ‘caccia al colpevole’ la posizione del primo cittadino è chiarissima. “C’è una responsabilità colossale dell’organo di tutela dei consumatori” tuona Tagliani che quindi punta il dito contro la Banca d’Italia “anche se non nego che ci siano altre responsabilità perché è stata una banca mal gestita”. Eppure “dalla bagarre politica non ne esce nulla” e “se si vogliono aiutare i cittadini bisogna vedere come si è evoluto il percorso per trovare i soggetti responsabili”. La Banca d’Italia che sembra aver fallito il proprio compito di tutela viene additata però come la principale responsabile.

Il consigliere Fiorentini non nasconde le responsabilità di nessuno, “di chi ha gestito l’istituto bancario, di chi doveva vigilare sull’istituto bancario e del governo che nella migliore delle ipotesi è arrivato tardi e ha operato in fretta e male”. Tutto ciò ha portato “al crack di Carife” definito da Fiorentini “un dramma per i risparmiatori che credevano nell’istituto bancario e gli hanno affidato i risparmi di una vita, per il territorio che si è visto distruggere il suo patrimonio e per i dipendenti oggetti di attacchi ingiustificati”.

“Tutto il consiglio comunale esprime solidarietà nei confronti dei risparmiatori ma la solidarietà non basta ed è qui che la politica deve entrare in gioco” aggiunge Vitellio che ricorda il fondo di solidarietà istituito dal parlamento per le persone truffate dalle 4 banche. Se la cifra di 100 milioni non sarà sufficiente, “il Pd locale chiederà di aumentare il fondo” dichiara il consigliere che invoca anche una “richiesta di verità perché chi ha sbagliato paghi ma la politica non deve fare il tribunale del popolo, per questo è stata istituita una commissione di inchiesta per individuare le responsabilità di chi ha governato la banca e di chi doveva controllarla”.

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