Eventi e cultura
14 Gennaio 2016
Il musicista ferrarese ha pubblicato il suo ultimo videoclip, che accompagna le immagini del docu-film sull'astrofilo copparese

Vasco Brondi, una dedica speciale per Anzul delle Stelle

di Redazione | 2 min

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Immagine“Padre nostro dei satelliti e di tutti i dibattiti / non c’è niente che mi interessi di meno dell’opinione degli altri”. Chi conosceva Angelo Fiacchi, al secolo Anzul delle Stelle, probabilmente troverà qualcosa di famigliare nelle frasi dell’ultima canzone di Vasco Brondi “Padre nostro dei Satelliti”, che farà da colonna sonora al docu-film di Giuseppe Di Bernardo dedicato all’astronomo di Sabbioncello di San Pietro scomparso nel luglio 2014.

Nelle ultime ore Brondi ha infatti pubblicato il videoclip ufficiale della canzone, che accompagna una delle parti finali della pellicola sulla storia di Anzul. “Il documentario – spiega il musicista ferrarese – ha come protagonista un celebre personaggio popolare ferrarese: Angelo Fiacchi, astrofilo. Per trent’anni ha ospitato a casa sua nottambuli e curiosi senza mai chiedere nulla, né agli ospiti né al Comune, spiegando loro le mappe celesti in dialetto ferrarese dopo aver costruito il primo osservatorio della provincia di Ferrara. Anzul era un operaio, figlio di contadini, con la quinta elementare. Una vita unica e impensabile: dai campi di canapa, alla Berco, alle pietre da Marte. Credeva fermamente che non siamo soli nello spazio infinito. E raccontando della vita nell’universo, tra l’ironico e il mistico, diceva molto di noi, di quello che siamo stati e di quello che saremo”.

Il documentario su Anzul è ora in fase di ultimazione e si attende la comunicazione ufficiale sulla data di uscita. Le splendide immagini catturate da Alejandro Ventura ritraggono la storia e i luoghi natali di un astrofilo destinato a entrare nelle leggende locali. “Sembra uscito da un libro di fiabe – è la sua descrizione da parte degli autori -: aspetto trasandato, grandi baffi che coprono il labbro superiore, sguardo furbo.  Anzul è un operaio, figlio di contadini, con la 5° elementare. E’ diventato molto popolare perché si è costruito in completa autonomia il primo osservatorio astronomico della provincia. La sua casa è diventata, dal 1991 al 2014, un punto di riferimento per tutti gli appassionati del territorio: 90.000 circa le visite ricevute, attestate da una colonna di firmari, a titolo completamente gratuito. Un’altra caratteristica del signor Fiacchi è quella di credere che non siamo soli nello spazio infinito. E raccontando della vita nell’universo, tra l’ironico e il mistico, dice molto di noi, di ciò che siamo stati, di ciò che saremo”.

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