Argenta. Si conclude con quattro condanne e otto rinvii a giudizio la prima fase del procedimento penale sul crac da 40 milioni di euro della Cmr di Filo di Argenta.
Il giudice per le indagini preliminari Piera Tassoni ha accolto la richieste di patteggiamento condannando il presidente di Cmr e il suo vice, Giorgio Camilletti e Lauro Capisani, rispettivamente di 1 anno e 6 mesi e 2 anni e 4 mesi. I due imprenditori che avevano scelto il rito abbreviato – Piero Cecchini (Idrotermica ed Estate Immobiliare) e Attilio Gardelli (Generali investimenti) – sono stati condannati rispettivamente a 5 mesi e 10 giorni (convertiti in 40mila euro di pena pecuniaria) e un anno e 4 mesi.
Per tutti gli altri 8 imputati c’è invece il rinvio a giudizio al 20 gennaio prossimo. Si tratta di Pier Bruno Caravita, ex direttore generale della coop – che aveva chiesto invano di patteggiare senza però raggiungere l’accordo con il pm Nicola Proto – e degli imprenditori Paolo Conforti (Gruppo Nettuno); Carlo Fossati, ritenuto un prestanome per Conforti; Maria Giulia Scozzoli (Marina Estate); Romolo Rago (Edilglobo); Sabato Nocerino (Vega coop); Natalina Perri (Nuova Edil) e Gianni Fabbri (Ecis coop).
Tutti gli imputati dovevano rispondere a vario titolo di un totale di 21 capi di imputazione per bancarotta (preferenziale e dissipativa) collegata al crac della coop di Filo d’Argenta, fallita nel 2011 con 100 milioni di euro di pagamenti arretrati e oltre 300 creditori.