Cronaca
23 Luglio 2015
Nonostante i blocchi amministrativi al bar sulla terrazza, Galletti aveva anche deciso di agire anche per proprio conto

Uno stalking condominiale per ‘boicottare’ l’hotel

di Ruggero Veronese | 3 min

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Un’indagine partita qualche mese fa dopo le segnalazioni della titolare dell’attività, che nel frattempo ha nuovamente dovuto restringere l’accesso al bar ai soli ospiti dell’albergo a causa dei problemi di sorvegliabilità sollevati dal Comune di Ferrara, che contesta la regolarità della Scia. Ma Galletti, secondo gli inquirenti, dal canto suo si era già messo all’opera per minare alla base le condizioni che potrebbero permettere all’hotel di ottenere i permessi tanto desiderati. Facendo in modo che nelle aree comuni del condominio sorgessero problemi di vario genere, da imputare poi ai frequentatori del locale: infissi danneggiati, scritte col pennarello sullo specchio dell’ascensore, accessi riservati lasciati aperti e fotocellule messe fuori uso col nastro adesivo.

Il dirigente della squadra mobile Andrea Crucianelli

Il dirigente della squadra mobile Andrea Crucianelli

Una situazione resa possibile dalla particolarità del condominio in questione: l’entrata dell’immobile è al piano terra in corso Porta Reno e l’hotel, al quale si accede con le scale o l’ascensore, si trova al terzo piano. Al livello superiore si trovano invece diversi appartamenti, tra cui quello di Galletti, che si affacciano su un corridoio separato dalle parti comuni da una porta a vetri, collegata a una serratura con codice numerico. Secondo le ricostruzioni della squadra mobile, negli ultimi mesi Galletti avrebbe messo in atto tutti i comportamenti che nelle sue precedenti denunce imputava ai clienti del bar e dell’albergo: lasciava aperti e incustoditi gli accessi dalle zone pubbliche, metteva fuori uso l’ascensore ‘tappando’ la fotocellula col nastro, scriveva volgarità sullo specchio con dei pennarelli o dello smalto nero e infilava piccoli oggetti tra gli infissi delle porte in modo che queste, oltre a non chiudersi, riportassero anche dei danni permanenti. Danni che poi ricadevano su tutto il condominio, con conseguente malumore verso l’albergo.

Le indagini della squadra mobile hanno fatto breccia anche grazie ad alcune telecamere nascoste, che hanno permesso di filmare il 75enne mentre, credendosi inosservato, metteva in atto la sua ‘guerra privata’ contro l’hotel. L’ultimo episodio è avvenuto ieri, quando l’uomo ha nuovamente imbrattato l’ascensore del condominio per poi uscire dal palazzo con il cane al guinzaglio. Ad aspettarlo all’uscita ha però trovato gli agenti di polizia, che avevano appena visto il tutto e lo hanno arrestato in flagrante, per poi eseguire una perquisizione nella sua abitazione. Lì sono stati trovati pennarelli, smalto e nastro adesivo compatibili con quelli utilizzati dai presunti vandali che si sarebbero aggirati nel palazzo. Per Galletti sono scattati gli arresti domiciliari, in attesa del giudizio del tribunale per l’ipotesi di reato di stalking.

Il gip, dopo la convalida dell’arresto, l’ha sottoposto all’obbligo di firma.

 

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