Se al lancio della sua candidatura al posto di rettore dell’Università di Ferrara per le elezioni che si svolgeranno a giugno, Francesco Bernardi aveva puntato sulla ferraresità e internazionalità, ora il direttore del Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare si gioca un’altra parola chiave: sostenibilità. Il docente, accompagnato dalla sua squadra e da diversi ricercatori che operano nel settore della sostenibilità da punti di vista complementari e multidisciplinari, assicura “impegno assoluto nel proseguire e potenziare le politiche di sostenibilità già promosse da Unife”. Nel caso Bernardi succedesse a Pasquale Nappi, quindi, il sessennio accademico 2015/2021 partirebbe dal riconoscimento del proficuo lavoro di Francesco Dondi, delegato del rettore per la sostenibilità, per rafforzare questa tematica nelle diverse discipline.
“La parola sostenibilità può essere usata in diverse declinazioni (ricerca, didattica, gestione) e in diversi aspetti (ambientale, sociale, economico) – spiega il candidato rettore – che può e deve essere implementata in maniera multidisciplinare: la sostenibilità deve essere un criterio di gestione dell’ateneo e un contenuto importante da inserire nella formazione per costruire nuovi percorsi didattici sul modello dei campus europei. Una strategia che parte da progetti concreti e che ha prospettive future formidabili”. Tra queste, spicca l’idea della creazione di una laurea magistrale ad hoc sulla sostenibilità. “Stiamo ragionando su questo progetto da mesi – rivela Paola Spinozzi del Dipartimento di Studi Umanistici – per mettere in piedi una laurea interdisciplinare che coinvolga diverse materie”.
In effetti è una tematica che può essere applicata ai più svariati settori, dall’approvvigionamento energetico basato su fonti rinnovabili alla cultura del benessere, dalla promozione delle politiche di pari opportunità al rapporto con gli stakeholder, dal reperimento delle risorse al controllo delle attività che possono avere un impatto sul territorio. A questo proposito, Giovanni Santarato del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra critica la scelta della Regione di sospendere la ricerca ed estrazione di idrocarburi: “La geotermia è sicura – assicura il docente – ed è stata bloccata per timori immotivati”. “Uno dei fiori all’occhiello di questa amministrazione universitaria – specifica l’attuale delegato alle politiche di sostenibilità Vincenzo Guidi – è stata la volontà di aver investito nella sostenibilità energetica che ci permette, attraverso diversi impianti fotovoltaici, di produrre il 15% del totale fabbisogno energetico. Una situazione di prestigio rispetto all’attuale condizione italiana”.
Un percorso già intrapreso in questi anni grazie al consiglio di sostenibilità di Unife che verrà ulteriormente sviluppato in quelli a venire. Anche perché con la ricerca sostenibile si può fare business. “Le strategie sostenibili – conferma Emidia Vagnoni del Dipartimento di Economia e Management – hanno un impatto positivo sul piano finanziario, che bisogna incrementare con il coinvolgimento degli stakeholder e con l’introduzione sempre crescente di clausole ‘green’ nei processi di acquisizione”. Inoltre l’ateneo estense ha maturato importanti esperienze anche in tema di sostenibilità sociale, come ricorda Chiara Scapoli riferendosi alla “redazione del primo bilancio di genere in Italia, alla valorizzazione delle pari opportunità, all’attivazione di posti in telelavoro e in scuole materne per figli di studenti e dipendenti dell’università, alla promozione del rispetto delle differenze per garantire una migliore qualità della vita”.
Dal contributo di Stefano Manfredini e Giuseppe Castaldetti del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie e di Claudio Trapella del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche, in linea con il programma elettorale del candidato, emergono come linee guida “il ripristino delle funzioni ecosistemiche quale strategia efficace per la conservazione della natura e per il miglioramento della competitività economica, e la partecipazione a generare strumenti di sostegno alle politiche di greening in ambito cosmetico e farmacologico”. “Unife è già leader in Italia in materia di sostenibilità – conclude Bernardi – e assicuro il massimo impegno nel valorizzare questo già prestigioso sistema”.
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