Cara Camilla, ecco cosa farò da sindaco
Cara Camilla,
Condivido pienamente lo spirito e i contenuti della tua lettera, e affido volentieri a queste righe la mia risposta.
Partiamo da un fatto: nell’ultimo anno abbiamo notato il proliferare di asfaltature in vie residenziali, secondarie, private o che, per ammissione degli stessi amministratori,“ non si sapeva se fossero private o comunali”. Fare politica significa scegliere una linea, quella appena illustrata è stata quella scelta dagli amministratori uscenti. Ora, se le risorse si impiegano in quel senso, difficilmente si potrà riuscire a soddisfare i bisogni da te giustamente reclamati. Naturalmente non credo che avere vie minori ridotte a colabrodo possa essere un vanto, ma ritengo che: in una via prettamente residenziale o addirittura a fondo cieco una buca sia rilevante più dal punto di vista del decoro urbano che da quello della sicurezza stradale. Non possiamo perciò nasconderci dietro un dito, con le risorse limitate che questo momento storico richiede si deve scegliere e riguardo a questo tema dobbiamoessere completamente onesti senza voler illudere nessuno.
Non voglio nemmeno dare la retorica risposta da candidato Sindaco che potrebbe essere, ad esempio, “il nostro programma già lo prevede”, voglio però che sia chiara una cosa: quando sarò Sindaco garantirò che ci sia una programmazione e stanzierò un fondo (ricavandolo in parte dai tagli ai costi della maggioranza) che possa essere investito per i più deboli, e quindi anche nell’abbattimento delle barriere architettoniche e nella sicurezza dei percorsi ciclopedonali. Perché dobbiamo a tutti dignità, soprattutto a chi per disabilità o età avanzata fatica a muoversi autonomamente, con ricadute drammatiche per la qualità della vita.
Grazie per lo stimolo ad affrontare questo tema, rimango a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
A presto,
Massimo Sgarbi