3 Febbraio 2015
Il presidente della Provincia scrive alla Region per avere norme e sanzioni più severe

Tagliani chiede un giro di vite sulla pesca di frodo

di Redazione | 2 min

reti 4Il presidente della Provincia di Ferrara, Tiziano Tagliani, ha recentemente inviato una richiesta alla Regione Emilia-Romagna per un giro di vite sulla normativa riguardante la pesca di frodo nei canali.

Norme e sanzioni più severe chieste per contrastare il saccheggio della fauna ittica che avviene oramai quasi quotidianamente, oltre all’istituzione di un tavolo per valutare, alla luce del nuovo quadro di competenze delle Province (specialmente riguardo alla Polizia Provinciale che ora si occupa del problema), cosa si possa fare per impedire che i corsi d’acqua si trasformino in terra di saccheggio.

La Provincia sta tentando di contrastare con ogni mezzo a disposizione il bracconaggio, in gran parte per mano di bande di stranieri dell’Est che agiscono, specie la notte, con l’impiego di reti lunghe centinaia di metri.

Un problema discusso anche in recenti incontri in Castello Estense con associazioni e gruppi di pesca sportiva, ricreativa e professionale, che chiedono proprio all’amministrazione di farsi portavoce in Regione per misure più decise, rendendosi a loro volta disponibili per forme di sorveglianza del territorio.

Il danno ambientale prodotto è giudicato molto grave. Recenti monitoraggi condotti hanno, infatti, dimostrato un calo evidente della fauna ittica nei corsi d’acqua, oltre al problema sanitario della commercializzazione di pesce pescato illegalmente senza il rispetto delle procedure imposte dalla normativa igienico-sanitaria.

Il territorio ferrarese è caratterizzato da oltre 4.000 chilometri di canali di bonifica, da sempre utilizzati per le attività di pesca professionale, sportiva, e ricreativa, che richiamano gli appassionati anche da fuori provincia. A Ostellato, ad esempio, due anni fa si sono svolti i mondiali di pesca sportiva.

“Il legame pesca, ambiente e turismo – ricorda il presidente della Provincia – rappresenta un importante volano di sviluppo per l’economia provinciale, perciò le acque e la fauna ittica presente devono essere salvaguardate”.

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