Sono stati fissati per sabato 24 gennaio alle ore 10, i funerali di Francesco Marzola, il 25enne ferrarese morto in un tragico incidente in superstrada mentre tornava da una serata al Barracuda del Lido di Spina, dove lavorava come dj ed era ospite fisso. La cerimonia si svolgerà nella chiesa della Sacra Famiglia di via Bologna e il rito funebre sarà officiato da don Mauro Ansaloni. Il feretro del ragazzo partirà poco prima, alle 9.30, dalla camera mortuaria di via Fossato di Mortara.
Ai funerali del giovane dj parteciperanno i tanti amici di Francesco che in questi giorni hanno riempito di messaggi strazianti la sua pagina Facebook, diversi esponenti del popolo della notte e colleghi dj, oltre naturalmente alla famiglia, la madre, il padre e le due sorelle alle quali Francesco era molto legato.
Grazie all’interessamento del suo amico e compagno di diverse serate, il vocalist Alle Livreri, alla cerimonia sarà presente anche Rudeejay, il dj bolognese al quale Francesco Marzola si ispirava nell’affrontare la stessa carriera e che per lui rappresentava un idolo da seguire e dal quale prendere esempio. Rudeejay firmerà le cuffie di Francesco, rimaste intatte dopo il tragico incidente, e lascerà le sue personali ai funerali.
Il noto dj bolognese parteciperà inoltre alla serata che colleghi e amici di Francesco hanno in animo di organizzare. Oltre alla serata in suo ricordo al Barracuda, fissata per sabato 24 gennaio, quella in corso di definizione sarà una serata di beneficenza che avrà come ‘location’ un locale “neutro” ancora da stabilire.
Intanto non si registrano novità sul fronte giudiziario. L’indagine aperta dalla Procura di Ferrara farà il suo corso, attendendo la perizia dell’ingegner Micucci nominato dalla stessa Procura per stabilire l’esatta dinamica e le cause dell’incidente. Indagato di omicidio colposo è il giovane 24enne di Bondeno che si trovava alla guida della Fiat Stilo che ha tamponato l’Opel Corsa di Francesco Marzola, facendolo finire fuori strada contro un albero assieme alla fidanzata che si trovava a bordo, ferita in maniera non grave (45 giorni di prognosi). Il 24enne bondenese ha finora sempre dichiarato di essere stato colto da un colpo di sonno alle 4.45 del mattino, l’ora dell’incidente, e se dovesse essere confermata la circostanza dello stato di ebbrezza (un tasso alcolemico rilevato di poco superiore al limite dello 0,5) questa potrebbe costituire un’aggravante, anche se un tasso entro lo 0,8 mg/l non rappresenta reato e dà luogo a una sanzione amministrativa.
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