Eventi e cultura
16 Gennaio 2015
Presentato a Roma il programma di Ferrara Arte

Da Boldini al Furioso, due anni di grandi eventi

di Redazione | 4 min

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ferrara arte a romaA Ferrara, due anni di opportunità davvero straordinarie per chi ama l’arte e le grandi mostre di qualità. Il programma di Ferrara Arte, annunciato oggi a Roma dal direttore Maria Luisa Pacelli, offre per il 2015 e il 2016 un poker di appuntamenti di livello internazionale. Aspetto che non stupisce certo chi segue la programmazione di Palazzo dei Diamanti e ha consuetudine con proposte molto alte, di qualità riconosciuta e fortemente internazionali. Non è un caso se mostre ferraresi sono regolarmente riproposte nei grandi musei europei e nord americani, sempre con grande successo e riconoscimento critico. Il caso più recente è quello dell’esposizione che i Diamanti, nel 2013 hanno dedicato a Michelangelo Antonioni e che da allora continua a girare il mondo, approdando dal 9 aprile a Parigi nel tempio della cinematografia internazionale, la Cinémathèque Française.

Il biennio ferrarese inizia dalla prossima fine gennaio con l’unico appuntamento ospitato in sede diversa da quella consueta dei Diamanti. Saranno, infatti, le sale fastosamente decorate dell’appartamento di rappresentanza al piano nobile del Castello Estense e i celebri “Camerini di Alfonso I” (abitualmente non aperti alle visite) a ospitare i due percorsi monografici che esplorano la parabola creativa di Boldini e De Pisis. Le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea conservano, infatti, i più ricchi e completi fondi dei due artisti e sono in grado di testimoniare ogni aspetto della loro ricerca: olii, pastelli e acquerelli, studi e annotazioni boldiniani, così come i dipinti depisisiani verranno messi in dialogo secondo due linee di lettura che restituiranno un intenso ritratto delle personalità artistiche dei due maestri. L’arte per l’arte. Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis intende riconsegnare al pubblico questo patrimonio rimasto celato in seguito al terremoto del 2012 e sottolineare il rilievo della pittura moderna ferrarese attraverso due figure di statura internazionale.

Ai Diamanti, la nuova stagione espositiva prenderà avvio il 19 aprile con La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí, l’esposizione che presenta un ritratto a tuttotondo della scena artistica di Barcellona, tra il 1888 e il 1909. In quegli anni la città era la “rosa di fuoco” e un inedito fervore di modernità infiammava la sua vita culturale, sul modello della Parigi Art Nouveau, mentre una rovente tensione sociale esplodeva in conflitti e attentati. Una focosa e colorata schiera di talenti diede allora vita ad una straordinaria fioritura in campo artistico e architettonico, che cambiò per sempre il volto della città e lasciò un segno profondo nella storia dell’arte del Novecento. Antoni Gaudí, visionario innovatore del linguaggio architettonico e delle arti decorative, spicca tra i grandi nomi del modernismo catalano. Sul versante artistico, accanto al genio del giovane Picasso, un gruppo di ingegni inquieti e ribelli, tra i quali Ramon Casas, Santiago Rusiñol, Hermen Anglada Camarasa, Isidre Nonell e Juli González, misero in scena con stili differenti un’istantanea della vita moderna, dall’atmosfera scintillante e bohemien dei caffè e dei ritrovi notturni, alle effigi di prostitute, gitane e miserabili virate in blu, toccanti icone della solitudine che il progresso si lasciava dietro. Un caleidoscopio di dipinti, opere grafiche, gioielli, sculture, modelli architettonici e teatrali testimonierà quel fuoco d’artificio di creatività che accese la Barcellona modernista.

Di pari passo, prosegue l’impegno nella conoscenza di Ferrara e di quei fenomeni artistici e culturali di grande respiro internazionale che l’hanno vista protagonista.
A cento anni dall’arrivo di De Chirico in città, la mostra De Chirico a Ferrara, 1915 – 1918. Pittura metafisica e avanguardie europee ai Diamanti dal 14 novembre 2015 racconterà la nascita e lo sviluppo di una delle più importanti correnti artistiche del Novecento, la pittura metafisica. Affiancando le opere di De Chirico a quelle degli altri protagonisti di questa avventura come Carrà, De Pisis e Morandi e di grandi maestri stranieri, da Man Ray a René Magritte, da Max Ernst a Salvador Dalí, la rassegna ricostruirà per la prima volta il percorso dell’artista nei tre cruciali anni che trascorse a Ferrara e metterà in luce l’influenza fondamentale che tale produzione ebbe sullo sviluppo delle avanguardie artistiche europee.

Infine, dal 24 settembre 2016, Palazzo dei Diamanti dedicherà una grande esposizione al capolavoro della letteratura italiana del Cinquecento, l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto. A celebrarlo, nel quinto centenario della sua prima edizione, non sarà una mostra documentaria o di fortuna pittorica, bensì una grande mostra d’arte: dipinti, disegni, sculture, libri, armi e manufatti di eccezionale bellezza – alcuni dei quali dei maestri nominati dal poeta stesso come Mantegna, Dosso, Leonardo, Sebastiano del Piombo, Michelangelo e Tiziano – condurranno il visitatore tra le pagine del Furioso, facendo rivivere il fantastico mondo cavalleresco che nutrì l’immaginario di Ariosto e raccontando giochi, sogni e desideri di quella società delle corti italiane del Rinascimento di cui egli fu cantore sensibilissimo.

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