Cronaca
15 Gennaio 2015
La VI edizione del ciclo di lezioni per bambini dagli 8 ai 14 anni parte il 17 gennaio

Unijunior: l’università si apre ai più piccoli

di Redazione | 3 min

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unnameddi Silvia Franzoni

Lontana ormai dall’essere un mondo a se stante, l’Università di Ferrara apre le sue porte alla cittadinanza – ma sarebbe più corretto dire alla futura cittadinanza – per la serie di lezioni universitarie che docenti dell’Ateneo riservano ai bambini ormai da sei anni: questo è infatti Unijunior (http://www.unijunior.it/), un “dolce ingresso” nel mondo dei grandi. La “possibilità data ai più piccoli di familiarizzare – spiega il Rettore Pasquale Nappi – con il mondo universitario è reso possibile dall’entusiasmo dei professori”, che prestano le proprie competenze alla costruzioni di vere e proprie lezioni frontali, ad affrontare i temi più disparati, con la costante del divertimento.

Dunque, il sabato pomeriggio, dal 17 gennaio, le aule universitarie del polo chimico bio-medico ospiteranno i soli giovanissimi studenti (“i genitori potranno aspettarli nelle vicine aule studio, o al bar”, precisa Maria Grazia Campantico, Ufficio Comunicazione ed eventi UniFe) che si sono volontariamente iscritti per assistere alla lezione, tra le altre, di “Suoni e rumori intorno a noi”, tenuta da Roberto Pompoli e Patrizio Fausti (Dipartimento di Ingegneria), oppure per scoprire il funzionamento dei sensi e le ingannevoli percezioni della realtà svelate dalla lezione “Come funzionano i nostri sensi?”, articolata da Giorgio Rispoli (Dipartimento di scienza della vita e biotecnologie), o ancora per capire “Perché dobbiamo pagare le tasse?”, titolo dell’incontro di successo di Leonzio Rizzo (Dipartimento di Economia e Management). I temi che i 18 docenti coinvolti nell’iniziativa dispiegheranno ai bambini sono moltissimi, e se le prime edizioni ruotavano principalmente su tematiche classiche “come i dinosauri, ad esempio, negli anni sono stati gli stessi bambini – spiega Riccardo Guidetti (associazione culturale FunScience) – a spingerci ad osare, con la loro costante curiosità, tanto che tra le lezioni già esaurite ne troviamo una legata al diritto ambientale”.

È la grande assunzione di responsabilità dei più piccoli, attentissimi e silenziosissimi, a meravigliare quanti, tra docenti ed animatori dell’associazione FunScience, si adoperano per accendere la curiosità di chi si è appena affacciato al mondo: non sono tanto i feedback positivi o i dati numerici (i ragazzi in età scolare coinvolti nei 6 anni dell’iniziativa superano le 2000 unità, e si contano già 350 iscrizioni per il 2015) a decretare il successo di Unijunior, quanto piuttosto il fatto che “a fine lezione, i bambini chiedono ai professori l’autografo”. L’Università dei più piccoli non invidia nulla a quella dei grandi: ogni partecipante ha diritto ad un libretto, la cui compilazione attesta la frequenza; il concludersi del ciclo di lezioni (programmato per l’11 aprile) sarà momento per la solenne consegna dei diplomi e per la grande festa ludica; e si ritrova persino il ‘numero chiuso’: la capienza massima dell’aula, infatti, è la sola variante a decretare il numero dei partecipanti ad ogni lezione.

Al motto di “i bambini non sono vasi da riempire, ma fiammelle da accendere”, Unijunior, dopo sei anni, è però arrivata al momento della ‘storicizzazione’: a Bologna, una tesi universitaria ne rileverà i dati statistici, ma “le mani alzate dei bambini – conclude Riccardo Guidetti – il loro continuo interessamento ed entusiasmo ci riempiono già di orgoglio”.

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