Cronaca
31 Agosto 2014
Il ginnasta ferrarese vinse la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Roma

L’ultimo saluto al campione Orlando Polmonari

di Redazione | 2 min

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325248_102930303168267_1085244309_oUna vita straordinaria quella di Orlando Polmonari, dalla deportazione in Germania durante la seconda guerra mondiale alla vittoria ai Giochi Olimpici di Roma nel 1960. Una vita fuori dall’ordinario che si è spenta il 27 agosto mandando in lutto il mondo della ginnastica estense. La città si è riunita questa mattina alla chiesa parrocchiale di Quacchio per dare l’ultimo saluto al campione ferrarese di ginnastica che vinse la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici nel concorso a squadre.

Orlando Polmonari, nato a Ferrara l’11 marzo del 1924, si è spento all’età di 90 anni. Aveva cominciato la pratica sportiva nel 1938 ma fu presto costretto a interromperla a causa della seconda guerra mondiale: l’atleta fu deportato in Germania dall’esercito tedesco come punizione per aver dato uno schiaffo a un ufficiale. Sei anni di prigionia e lo sport sempre nel cuore. Al rientro dalla deportazione, infatti, riprese l’attività sportiva raggiungendo alti risultati.

466985_120415021419795_2109924370_oUn decennio ricco di soddisfazioni: il ginnasta estense arrivò al quarto posto al concorso internazione di Firenze nel 1950, guadagnò la medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo ad Alessandria d’Egitto nel 1951, ottenne il decimo posto alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952 e vinse la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo a Barcellona nel 1956. Proprio in questa ultima competizione emerse anche a titolo individuale, conquistando il quarto posto nella specialità del cavallo che lo portò a vincere la medaglia di bronzo con la Nazionale ai Giochi Olimpici di Roma nel 1960.

Traguardi meritati che gli hanno fatto ottenere il titolo di cavaliere al merito sportivo. Conclusa l’attività agonistica, la vita del campione ferrarese continuò nel mondo culturale, dedicandosi all’insegnamento e alla pittura.

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