Dopo un mese e mezzo torna in libertà l’ex ministro all’ambiente del governo Monti Corrado Clini. Dopo l’ordine di carcerazione emesso a fine maggio, il gip di Ferrara Piera Tassoni ha revocato gli arresti domiciliari per l’ex ministro – diventato successivamente direttore generale del dicastero – indagato dalla procura di Ferrara (assieme a un professionista padovano, Augusto Calore Pretner) per peculato nell’ambito di una inchiesta relativa a un finanziamento per un progetto umanitario in Iraq.
A Clini, indagato in qualità di direttore generale del ministero, e Pretner la procura contesta l’aver distratto a 3,2 milioni di euro da un finanziamento di complessivi 54 milioni destinati dall’Ambiente al finanziamento del progetto New Eden, volto alla protezione e preservazione dell’ambiente e delle risorse idriche, da realizzarsi in Iraq e finanziato con il sostegno internazionale.
Le indagini avevano preso le mosse dall’individuazione di un flusso di false fatturazioni provenienti da una società olandese a favore di uno studio d’ingegneria ferrarese, la Med Ingegneria S.r.l., con sede in via Putinati, e due ong Nature Iraq – cui partecipavano lo Studio Galli Ingegneria S.r.l. di Padova (di cui Pretner è socio) – e Iraq Foundation, con sede negli Stati Uniti, ideatrici del progetto New Eden.
Clini si era presentato di recente in tribunale a Ferrara per essere sentito attraverso una rogatoria internazionale dalla magistratura elvetica che lo indaga per riciclaggio internazionale, per i movimenti di denaro avvenuti attraverso un conto corrente cifrato risalente alla sua persona (il “codice pesce”). A Roma, invece, l’ex ministro è accusato di corruzione nell’ambito di un’indagine che verte su 200 milioni di euro di finanziamenti concessi dal ministero dell’Ambiente per la Cina e di circa 15 milioni per il Montenegro.
Ora Clini torna libero, nonostante la procura di Ferrara avesse dato parere negativo alla revoca dei domiciliari: il giudice tuttavia ha ritenuto che non ci sia più il pericolo di reiterazione del reato che aveva motivato inizialmente la misura cautelare. La difesa – fa sapere l’agenzia Agi -, sostenuta dall’avvocato Paolo Dell’Anno, ha dimostrato che Clini si è dimesso da ogni incarico ministeriale, risultando cancellato il suo ruolo dirigenziale.