Politica
17 Maggio 2014
Su Cona: “Costi alla mano quell’ospedale l’abbiamo pagato due volte"

Fornaro: “Il direttore Ausl va licenziato”

di Redazione | 4 min

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Giuseppe Fornaro e Andrea Ricci

Giuseppe Fornaro e Andrea Ricci

Licenziamento del direttore generale Ausl Paolo Saltari e denuncia per abuso d’ufficio dei dipendenti comunali che coinvolgono nella copertura della spesa i famigliari dei ricoverati nelle Residenze sanitarie assistite. Era un Giuseppe Fornaro all’attacco quello che ieri sera ha parlato di sanità al circolo Arci di Cona davanti a una trentina di persone, “anche se non faccio boxe e non insulto i miei avversari, e per questo non ottengo le prime pagine” ha aggiunto riferendosi al video bolognese di Ilaria Morghen reso noto da Estense.com. Del resto, che l’ex presidente degli Amici della Bicicletta preferisse le due ruote ai guantoni era intuibile.

Gli altri relatori della serata, dal segretario regionale Pdci Mauro Albonesi all’avvocato Sergio Di Chiara, da Secondo Malaguti di Confconsumatori a Felloni del Tribunale diritti del malato, hanno messo sul tappeto i problemi, all’eventuale sindaco di Valori di Sinistra toccherebbe risolverli, partendo da un tema sollevato più volte da Rifondazione comunista e dal suo segretario provinciale Andrea Ricci: le rette delle Residenze sanitarie assistite.

“Anche a me è giunta voce della pratica illegale, da parte degli assistenti sociali comunali, di chiedere l’Isee ai parenti dei ricoverati: i cittadini che hanno subito queste situazioni me le segnalino (la mail è info@fornarosindaco.it), provvederò a denunciarli per abuso d’ufficio alla Procura”.

Ma il cavallo di battaglia dell’aspirante primo cittadino sono quei sette milioni e mezzo di euro per la non autosufficienza (di cui tre milioni e 650 mila per il Distretto Centronord) che l’Ausl di Ferrara avrebbe lasciato in Regione. “Dopo la mia denuncia il direttore generale si è arrampicato sugli specchi, rispondendo sostanzialmente che dobbiamo migliorare. Dobbiamo migliorare? – chiede retoricamente Fornaro –. Le ipotesi sono due: o quella cifra è sovradimensionata, e allora bene farebbero altre provincie a rivendicarla, oppure c’è un’incapacità generale e devono saltare della poltrone”. E siccome lui è per la seconda, la conclusione è che “il direttore va mandato a casa”. Nemmeno si salva la risposta dell’assessore Chiara Sapigni, che ha spiegato il mancato uso di quei fondi con la necessità di coprire eventuali carenze del futuro. “Significa che anziché per la non autosufficienza vengono usati per altro? Se è così è una truffa” attacca il candidato con una dichiarazione durissima.

La sede dell’incontro non era stata scelta a caso, vicino a quell’ospedale “che ha richiesto per essere costruito quasi quanto la Salerno-Reggio, peccato che qui siamo nel cuore dell’Emilia rossa. Oggi vorrei che almeno non ci fossero problemi strutturali, visto che è costruito in un posto in cui la terra sprofonda e in una zona a rischio sismico: spero che la magistratura faccia presto e bene”.

Struttura a parte, già dalla sua apertura l’appalto dei servizi no-core dell’ospedale sta costando 23 milioni e 600mila euro l’anno, tre milioni e 600mila in più rispetto al vecchio Sant’Anna. “Questa differenza dovrebbe servire ad ammortare l’investimento del consorzio Prog.Este, che ha concluso i lavori grazie al project financing – ricorda Fornaro –. Peccato che il suo investimento fu di 42 milioni, mentre ne riceverà 108: significa che quell’ospedale l’abbiamo pagato due volte”.

E fosse poi “quel gioiello che ci raccontano”, visto che “la sanità è strangolata da costi che non sono quelli per l’assistenza, per cui i pazienti vengono dimessi con ancora i drenaggi che escono, mentre è stata chiusa la Chirurgia d’Urgenza e sono stati ridotti posti letto nella Ginecologia, nella Medicina ad alta rotazione e nell’Urologia”.

Secondo Fornaro, al fondo di tutti questi problemi c’è la rinuncia da parte della politica e delle istituzioni (Stato e Regioni soprattutto) alle proprie prerogative: da una parte quella di battere moneta in favore dell’acquisto di denaro alla Banca centrale europea, dall’altra l’indirizzo della sanità, “affidata a direttori generali che sono emanazioni di partiti e invece andrebbero selezionati sulla base di concorsi. Ce la faremo a vincere contro questa armata – prova a caricare i suoi il candidato – e la prima cosa che farò nella Conferenza sanitaria e sociale sarà quella di rivendicare le competenze dei sindaci su questa materia”.

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