Cronaca
11 Aprile 2014
Secondo la rivista Science il report della commissione Ichese non esclude la correlazione per l'evento del 20 maggio

Sisma, estrazioni petrolifere sotto accusa

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Corteo del 25 aprile. La Resistenza vive

Oltre cento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.

admin-ajax (1)Secondo le conclusioni della commissione Ichese  sulle possibili correlazioni tra terremoto e attività estrattive e di stoccaggio, non si può escludere che ad accelerare i processi naturali che hanno portato agli eventi sismici del 2012 siano state le attività umane di estrazione.

È quanto riporta la riviste Science in un articolo a firma di Edwin Cartlidge che ha potuto visionare il report prima della pubblicazione. La commissione internazionale di geologi avrebbe escluso un rapporto causa-effetto tra lo stoccaggio di gas a Rivara e il sisma del 2012, ma avrebbe espresso dubbi su un altro sito, quello di estrazione petrolifera a Cavone (a Mirandola) gestito della società Gas Plus. Secondo Science il report affermerebbe che “non può essere escluso” che tale attività, svolta a soli 20 chilometri di distanza dall’epicentro della scossa del 20 maggio, possano aver contribuito al verificarsi del primo sisma. In particolare, gli esperti escludono che l’attività in sé considerata possa aver generato il primo sisma, ma non escludono che l’estrazione di petrolio e iniezione di fluidi per migliorare l’estrazione, a distanza così ravvicinata dall’epicentro, non abbiano generato delle alterazioni alla crosta terrestre che, per quanto piccole, potrebbero essere state sufficienti per “azionare” il terremoto del 20 maggio, il quale ha poi generato la seconda scossa del 29.

Gli esperti sarebbero giunti a tale conclusione trovando una correlazione con l’incremento delle attività estrattive nel pozzo di Cavone a partire dall’aprile 2011 e la crescente attività sismica verificatasi prima del 20 maggio 2012. Tale collegamento, affermerebbero gli esperti, dovrebbe ora essere supportato da un modello fisico che incorpori le dinamiche del fluido nel giacimento e nelle rocce circostanti.

Secondo quanto riportato ancora da Cartlidge, il presidente della Regione Vasco Errani sarebbe a conoscenza dei risultati dello studio fatto dalla commissione Ichese dal febbraio scorso, ma “i politici sia a livello regionale che nazionale sarebbero agitati dai suoi prevedibili effetti e starebbero rinviando la sua pubblicazione”.

Se le conclusioni del report dovessero essere confermate, ma serve ancora cautela, queste “potrebbero portare la Regione Emilia Romagna (così come altre Regioni) a negare l’autorizzazione per nuove richieste di attività estrattiva e dare una seria spallata a quelle già in atto”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com