Cronaca
26 Gennaio 2014
Tagliani: “Se tutti facessero la loro parte tornerebbe a essere uno dei quartieri migliori della città”

Protezione Civile, inaugurata la nuova casa in piazzale Castellina

di Redazione | 3 min

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La Protezione Civile ha inaugurato la sua nuova “casa” in piazzale Castellina, considerata una delle zone più critiche della città. La nuova “Casa delle associazioni di volontariato di Protezione Civile” si trova in via Nazario Sauro 2, in un immobile di cento metri quadrati ceduto in comodato d’uso gratuito da Gabriele Gonelli. La sua storia è semplice: dovendo vendere il locale, il cittadino si è trovato sul punto di doverlo quasi regalare perché ormai troppo svalutato a causa delle condizioni di degrado in cui versa il quartiere.

Così ha preferito chiamare il Comune, che a sua volta ha destinato questo spazio alla Protezione Civile. A Gonelli sono andatii ringraziamenti dell’amministrazione comunale, che ha ringraziato anche il gruppo Gad capitanato da Paolo Baiamonte e Giuliano Zanotti, impegnati per il tavolo della sicurezza in zona Gad, e la contrada di San Giacomo per i loro presidi nel vicinato.

“C’è tutto il quartiere riunito e questo dimostra la volontà di tutti di riqualificare la zona” annuncia in apertura il sindaco Tiziano Tagliani, ricordando gli interventi messi in atto dall’amministrazione comunale come lo spostamento della sede del Comando di Polizia Municipale in viale IV Novembre, la riqualificazione dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco in via Poledrelli e gli interventi di lavori pubblici. Il primo cittadino coglie l’occasione per lanciare il suo appello: “Una mano ce la devono dare tutti: i residenti, gli amministratori condominiali, gli esercenti pubblici. Se tutti facessero la loro parte questo tornerebbe a essere uno dei quartieri migliori della città, il quartiere Giardino Arianuova”. A detta di Tagliani, l’obbiettivo è quello di “dare sicurezza al quartiere” e di “cambiare faccia alla realtà cittadina”, un obbiettivo da raggiungere “non militarizzando l’area”, ma “puntando su diversi presidi”.

“Un presidio attivo e ben radicato nel quartiere – prosegue la presidente della Provincia Marcella Zappaterra – perché la Casa della Protezione Civile deve essere vista come luogo di incontro della cittadinanza”. A confermare le sue parole è lo stesso presidente del coordinamento delle associazioni di volontariato della Protezione Civile Marco Piazzi, incaricato di spiegare le principali tre destinazioni d’uso del locale. La prima è quella di utilizzare la stanza come aula multimediale per espletare l’attività di formazione dei 650 soci che oggi fanno riferimento alle oltre 30 associazioni sparse sul territorio provinciale. La seconda destinazione è più varia e consiste nel mettere i locali a disposizione delle associazioni che non hanno una propria sede adatta per gli incontri. Infine l’ultimo obbiettivo, forse quello più preponderante per i cittadini, è quello di “mettere la realtà della Protezione civile a contatto con la gente e, perché no, invogliarli a far parte della nostra famiglia”.

Una famiglia fondamentale per l’Italia, come spiega il sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia Romagna Alfredo Bertelli: “Chi presta volontariamente il proprio tempo libero nelle associazioni di volontariato della Protezione Civile fa un servizio enorme per il nostro Paese, perché senza di essa noi saremmo più in difficoltà nell’affrontare le emergenze”. In questo caso il “noi” è riferito all’amministrazione regionale mentre le emergenze in questione sono quelle che hanno colpito l’Emilia Romagna nell’ultimo anno e mezzo, dal terremoto all’alluvione. Per questo Bertelli coglie l’occasione di ringraziare i volontari impegnati nel basso modenese e conferma che “la Regione continuerà a investire nella Protezione Civile”, anche se si augura che “non ci saranno più emergenze”. Un augurio condiviso anche dalla Zappaterra, secondo cui è fondamentale “rafforzare la cultura di difesa del territorio” per prevenire le emergenze perché non è possibile, e lo san tutti, dar colpa solo alle nutrie.

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