È iniziato ieri, presso la prima sezione della Corte d’Appello di Bologna, il secondo grado di “Appaltopoli”, che vede tornare in aula gli imprenditori assolti in primo grado nel maxi processo sulla presunta spartizione a tavolino dei 28 appalti del famoso “deliberone” del 25 luglio 2005, quello che riuniva diversi lavori da svolgere nelle varie circoscrizioni della città.
Per quei fatti il 10 febbraio del 2012 furono assolti Sergio Ambrosone di Tubi Costruzioni; Francesco e Riccardo Roccati di Robur Asfalti; Luigi Bertoncelli; Giancarla Lavezzi ed Ernesto Valentini, Eredi Fantoni; Umberto Baraldi di EuroTech; Nicola Lincetto di Ics Conglomerati; Enrico Petelio di Sintexcal; Stefano Ferrari di Ferrari Strade; Paolo Moretti della Moretti.
Per loro in sede di requisitoria la pm patrizia Castaldini aveva chiesto due anni di reclusione per turbativa d’asta. Ma per il tribunale l’assegnazione dei lavori era avvenuta nel rispetto della legge e i ribassi contestati non presentavano carattere di straordinarietà. Ora la procura ha appellato, così come l’avvocato Gianluigi Pieraccini per l’unico imputato condannato, Enrico Pocaterra. L’allora responsabile dell’Ufficio Infrastrutture del Comune di Ferrara, oggi mobility manager e dirigente del servizio Mobilità e traffico, venne condannato a otto mesi e 600 euro di multa, contro i due anni e mezzo chiesti dalla pubblica accusa per abuso d’ufficio. Pocaterra era stato ritenuto colpevole solo relativamente al capo C di imputazione, ma limitatamente alla gara relativa a Codrea (asfaltatura di via Pignare, del valore di 32mila euro). Per lui anche il pagamento delle spese processuali e l’interdizione per un anno dai pubblici uffici. La pena è sospesa in considerazione delle attenuanti generiche.Ora Pieraccini ne chiede l’assoluzione.
A Bologna la prima udienza ha visto il giudice relatore esporre il caso alla Corte. Giusto un’ora e poi c’è stato il rinvio delle parti a febbraio per l’inizio della discussione. Parlerà per primo il procuratore generale Bambace, poi a seguire le difese.
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