Bici al Delta, a metà percorso un bilancio positivo
Ted Tomasi: "Abbiamo una frequenza media di 15/20 persone, molto eterogeneo per età e tipologia"
Comacchio. Ted Tomasi, presidente dell’associazione Comacchio è turismo, traccia un bilancio degli incontri di formazione di “Bici al Delta”, che sono giunti a metà del loro percorso. Bici al Delta è un progetto, sviluppato in collaborazione con il Parco del Delta, che si pone l’obiettivo di verificare le condizioni e favorire la creazione di una rete di servizi sul territorio a supporto del cicloturismo.
Comacchio è Turismo si è fatto portavoce di questo progetto, organizzando una serie di incontri gratuiti, della durata di 8 ore ciascuno, che si tengono tutti i martedì, fino al 21 gennaio 2014. Gli incontri si tengono a Comacchio, presso la Manifattura dei Marinati ed in alcune strutture della Costa.
Cominciamo con il tracciare un bilancio. “Il bilancio è a metà corso è molto positivo – spiega Tomasi – abbiamo una frequenza media di 15/20 persone, molto eterogeneo per età e tipologia. Ci sono rappresentanti di aziende turistiche del territorio e giovani in cerca di una prima occupazione o di occasioni di lavoro. Per i partecipanti è stata un’esperienza positiva, in quanto i docenti sono tutte persone che hanno una grande conoscenza del territorio e ne comprendono le esigenze, così da affrontare al meglio le problematiche”.
Perché Comacchio è turismo ha voluto questa serie di incontri? ”Il nostro territorio ha bisogno di occupazione e sviluppo. Siamo di fronte ad un turismo sempre più esigente, che deve confrontarsi con offerte sempre più organizzate. Per questo dobbiamo concentrarci sulla formazione. Perché solo questa può offrire ai giovani del Delta la prospettiva per creare nuova occupazione, per essere competitivi. Abbiamo scelto il cicloturismo come base di partenza, perché bene si adatta al territorio, crea prospettive di uno sviluppo turistico eco- compatibile, aprendosi a mercati nuovi”
A chi si rivolgono principalmente questi incontri? “Ai fornitori di servizi legati al cicloturismo, alle strutture ricettive, alle agenzie che dobbiamo coinvolgere maggiormente. A tutti coloro che vogliono e possono offrire un prodotto turistico completo, perché solo così si può essere competitivi e allineati con il futuro”.