Destinazione notte per il noir di Carboni
Protagonisti del libro un tassista bolognese e le mille storie segrete della città
«La città, nel giallo, è il bicchiere che contiene il vino. Nel noir, è il vino stesso». Così, con una metafora, Roberto Carboni, dà un’anima al suo ultimo libro, Bologna. Destinazione Notte (Fratelli Frilli Editori), che sarà presentato venerdì 22, alle 17.30, alla Feltrinelli, dalla giornalista Camilla Ghedini. Ambientato nella vicina Bologna, non richiede la conoscenza esclusiva della città felsinea, che di fatto è metafora di ciò che può verificarsi ovunque. Anche nella nebbiosa Ferrara, che coi suoi viottoli potrebbe custodire i medesimi segreti. Fino a pochi mesi fa taxista di professione, insegnante di scrittura creativa per passione, autore di noir per vocazione, Carboni, classe 1964, insiste sul concetto di noir.
«Molti lo confondono con il giallo, ma non è così, sono generi diversissimi e lontanissimi l’uno dall’altro. Il giallo – spiega – è pieno di regole, ha uno scopo sociale e infatti il colpevole viene sempre individuato. Il noir è altro». Ben 213 pagine, tanto è lungo il libro, per sviscerare l’odissea di Annibale Dori, il protagonista, tassista notturno appassionato di jazz. Tra donne e locali, si rinvengono corpi mutilati, si sviluppano indagini della Polizia, vengono perpetrati omicidi. Eppure, Carboni assicura che «per quanto sia un romanzo crudo, la violenza è fatta più che altro intuire e non diventa mai volgarità. C’è il male, ma ci sono anche personaggi positivi, non esclusivamente ‘grigi’».