Vendute le azioni Hera
Incasso superiore al previsto in gran parte destinato all'estinzione anticipata di debito
E’ stata completata la vendita della quota di azioni Hera non vincolata dal patto di sindacato, approvata dal Consiglio Comunale lo scorso 3 giugno, con un incasso superiore al previsto.
Sono state vendute sul mercato borsistico 5 milioni e 12 mila azioni (pari all’intera quota libera) per un incasso complessivo pari a 7.589.999,78 euro.
Come autorizzato dal consiglio comunale, tale somma verrà destinata per 7.442.313, 96 euro all’estinzione anticipata di debito, un’operazione che consentirà nel 2014 una minore spesa corrente per servizio del debito di circa 900 mila euro. Considerando la perdita di dividendi di 450 mila euro (dovuta all’alienazione di azioni) tale operazione quindi – come largamente annunciato – comporta benefici per i cittadini ferraresi di circa 450 mila per il solo 2014 (e trattasi di risparmio strutturale).
Per effetto di questa estinzione anticipata, lo stock del debito del Comune di Ferrara al 1 gennaio 2014 sarà pari a circa 118 milioni di euro. Al momento dell’insediamento della giunta Tagliani, era pari a 167 milioni di euro. Durante il mandato dell’amministrazione Tagliani il debito del Comune è stato abbattuto di quasi 50 milioni di euro, realizzando un risparmio strutturale di spesa corrente rispetto al 2008 pari a 6,6 milioni di euro ogni anno. La rimanente parte dell’incasso (147.500 euro) viene destinata agli investimenti pubblici comunali.
Le operazioni di vendita in queste settimane sono state coordinate dal dirigente del servizio partecipate Giovanni Lenzerini sotto la supervisione dell’assessore al bilancio e partecipazioni Luigi Marattin. “Siamo soddisfatti per la conclusione dell’operazione, che ha portato non solo alla realizzazione del beneficio economico per i cittadini ferraresi (circa 450 mila euro l’anno) ma anche ad un incasso superiore al previsto, che viene destinato a maggiori investimenti pubblici -afferma Marattin-. In altre parole quest’operazione rispecchia ben tre dei nostri pilastri politici che guidano le costruzioni dei nostri bilanci: la riduzione del debito, il contenimento della pressione fiscale comunale (grazie ai risparmi ottenuti con la riduzione del debito) e il sostegno agli investimenti pubblici”.