Sport
22 Ottobre 2013
Il nuovo allenatore biancazzurro, già al lavoro, punta sulla voglia di riscatto dopo il brutto inizio di stagione

Gadda si presenta: «La Spal può risalire»

di Federico Pansini | 6 min

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Vagnati, Gadda e Sangiorgi

Vagnati, Gadda e Sangiorgi ieri in Via Copparo (foto F.Pansini)

«Tutto bello e grande emozione, sicuramente. Ma adesso contano i fatti e le chiacchiere stanno a zero». Il nuovo allenatore della Spal, Massimo Gadda, si presenta con un concetto piuttosto chiaro nel suo primo giorno da tecnico biancazzurro, dopo l’esonero di Leonardo Rossi deciso nella giornata di lunedì dalla società estense in seguito alla brutta sconfitta di domenica a Santarcangelo e lo stentato avvio di stagione della squadra.

«Le ultime 48 ore sono state un susseguirsi di emozioni diverse – prosegue Gadda -, ma una volta entrato in campo ho pensato unicamente ad iniziare il lavoro che attende me e la squadra da qui in avanti. E ci tengo a dirlo: l’ambiente che ho trovato è perfetto e lo staff che eredito da Rossi altamente preparato, segno che comunque chi c’era prima di me ha comunque fatto bene». E dopo le parole di stima verso il suo predecessore, Gadda ha parlato del primo impatto con il gruppo biancazzurro: «Difficile dare giudizi oggi, si è trattato solo del primo allenamento ed è normale che con un nuovo allenatore i giocatori siano portati ad andare a mille. Posso però dire che l’impressione è quella di un gruppo umanamente e tecnicamente molto valido, formato da tanti ragazzi di prospettiva ed alcuni elementi di grande valore ed esperienza che saranno determinanti. La Spal non è certo una squadra disastrata, anzi: credo vi siano tutte le possibilità per risalire la china ed arrivare agli obiettivi che la società si è prefissata nel corso dell’estate. Lo sappiamo, quello di quest’anno è un campionato duro, difficile, combattuto per la particolarità degli 8 posti che garantiscono la promozione nel torneo unico di Lega Pro del prossimo anno. E sono certo che la Spal in quelle posizioni ci possa e debba stare».

Gadda, 50enne lombardo, ha ben chiara l’idea del tipo di squadra che vuole vedere: «Ancora prima dei numeri e di tattica, io voglio undici giocatori con lo spirito “guerriero” e l’intenzione ferma di uscire dal campo al fischio finale sapendo di avere dato tutto quello che era nelle loro possibilità. Poi non possiamo certo nascondercelo: siamo a Ferrara, in una piazza blasonata e che ha voglia di calcio, e di vedere la propria squadra che sa mostrare un bel gioco ed arrivare a risultati. Io che dei biancazzurri sono stato anche giocatore e capitano (dal 1998 al 2000;ndr) conosco bene il pubblico ferrarese. Da tanti, troppi anni la Spal non assapora certi palcoscenici che le sono consoni, purtroppo si sono pagate vicende legate alle gestioni societarie che hanno penalizzato l’ambiente e creato inevitabilmente un clima pesante e di pessimismo attorno a questi colori».

«Ma – continua il nuovo trainer – oggi c’è una società seria, che garantisce solidità e tranquillità, formata da persone appassionate e competenti: è una grande occasione che non possiamo lasciarci scappare. Il mio passato da allenatore della Giacomense (2009-2012; ndr)? Non credo abbia pesato nella scelta della società, seppure tornare a lavorare con la famiglia Colombarini ed il Presidente Mattioli è bello e stimolante, perchè li ho potuti conoscere da vicino in passato e sono persone rare da trovare nel mondo del calcio. Cosa chiedo ai tifosi? Non devo chiedere nulla, non mi piace fare proclami. Io voglio solo che la squadra dimostri attaccamento alla maglia ed ai colori biancazzurri, e dovremo essere noi a trascinare i tifosi spallini perchè abbiamo già visto quanto può essere importante ed imponente il loro sostegno».

Chi conosce, anche da allenatore, Massimo Gaddaè il digì biancazzurro Davide Vagnati, che del nuovo tecnico è stato giocatore e capitano ai tempi di Masi San Giacomo: «Innanzitutto voglio però ringraziare Leonardo Rossi per il lavoro svolto, possono sembrare frasi fatte ma dover interrompere un rapporto di lavoro e umano con una persona come lui causa un grande dispiacere. Come società abbiamo però ritenuto giusto intervenire, perchè la partita di Santarcangelo e soprattutto la mancanza totale di reazione della squadra ci ha inevitabilmente portato a fare delle valutazioni. Crediamo che questa scelta possa dare una scossa al gruppo ed allo stesso modo che Gadda sia la soluzione migliore per rimetterci in carreggiata e risalire la china, per le sue capacità di allenatore e di educatore nei confronti dei più giovani. Nel calcio contano i risultati, e purtroppo quelli parlano chiaro: due sconfitte, una sola vittoria e cinque pareggi. Non credo e non crediamo come società che la classifica rispecchi il valore di questo organico che può e deve competere per posizionarsi nelle prime otto posizioni della classifica: è il nostro obiettivo e vogliamo raggiungerlo». Il nuovo allenatore toglie quindi ogni scusante ai giocatori? Vagnati spiega: «Quando mancano i risultati le critiche sono normali, le prendiamo e le accettiamo. Ma ritengo anche che in questo momento i ragazzi debbano essere lasciati tranquilli, pensando unicamente a lavorare con il nuovo allenatore. Leggo spesso i commenti dei tifosi su estense.com – confessa il digì spallino -, e ci tengo a dire che le valutazioni sull’organico sono state fatte dal sottoscritto in primis ed in accordo con la società, e quindi mi assumo le responsabilità nel caso i tifosi abbiano delle rimostranze. Ma rimango allo stesso modo convinto che sapremo risollevarci da questo momento negativo. Il mercato? Da qui a gennaio mancano più di due mesi: abbiamo fiducia riguardo all’operato di Gadda e se lui riterrà che vadano fatti dei cambiamenti o degli innesti la società cercherà di accontentarlo. Siamo vigili su tutto. I tifosi? Sono fondamentali in questo momento e spero che già domenica, nella sfida con il Porto Tolle, possano darci una mano per arrivare al risultato che tutti speriamo». Alla conferenza di presentazione del nuovo tecnico era presente anche il Presidente Walter Mattioli, ancora visibilmente amareggiato per le ultimi vicissitudini legate alla squadra. Il massimo dirigente, lasciando la parola a Vagnati e Gadda, si è lasciato andare ad un unico commento: «La cosa che maggiormente mi infastidisce è non riuscire a ripagare l’entusiasmo dei nostri tifosi con i risultati sul campo. Ma l’obiettivo non è cambiato, faremo di tutto per raggiungere uno degli otto posti in palio per la promozione e siamo convinti che Massimo Gadda possa essere la persona giusta per guidare la squadra verso quel traguardo».

In precedenza, prima della ripresa degli allenamenti, tutta la dirigenza biancazzurra guidata da Francesco e Simone Colombarini – in rappresentanza della proprietà – assieme a Gadda ed allo staff tecnico (a cui sui è andato ad aggiungere, come collaboratore del nuovo allenatore, il preparatore Sangiorgi) ha incontrato la squadra al chiuso degli spogliatoi di via Copparo. Un confronto necessario per voltare pagina e spronare il gruppo.

Domenica la sfida contro il Porto Tolle: l’occasione per la Spal di mister Gadda di ripartire nel modo migliore.

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