Con una sentenza depositata nei giorni scorsi al Tribunale di Ferrara è stato respinto il ricorso presentato da 35 cittadini contro Ica Srl e il Comune di Ferrara in merito agli avvisi di accertamento Cosap e al canone relativo ai passi carrai a raso per il periodo 2007-2011. Si trattava di una causa civile di primo grado, il cui esito però non ha scoraggiato l’avvocato incaricato da Adiconsum per assistere i cittadini, Paolo Picci, che intravede la possibilità di non fermarsi al primo scoglio.
Il giudice del Tribunale di Ferrara, Caterina Arcani, valutando le normative vigenti in materia e condividendone la corretta applicazione da parte del Comune, ha deciso di respingere il ricorso ritenendo infondate le domande dei cittadini circa il rimborso dei canoni pagati e il considerare non dovuti quelli richiesti dalla società di accertamento e riscossione a nome dell’Amministrazione comunale. “La sentenza però – aggiunge Paolo Picci – lascia aperta la questione per tutti coloro che sono in grado di provare che il passo carraio non viene utilizzato effettivamente per l’accesso di veicoli, quindi non vi è necessità effettiva di lasciare libero spazio pubblico. Non si tratta dunque di una sentenza negativa, ma si tratta ora di valutare chi effettivamente occupa o non occupa in via esclusiva lo spazio. Vedremo se fra i cittadini assistiti ci sarà qualcuno che vorrà praticare questa strada: raccoglieremo eventuali adesioni e ci riproveremo”.
L’avvocato Picci ricorda inoltre sentenze e orientamenti diversi di tribunali e giudice di pace. Nel febbraio del 2012, ad esempio, proprio a Ferrara il giudice di pace ha dato ragione a una cittadina nel ricorso contro l’Ica per il Cosap su un passo carraio “a raso”. “Alcuni dubbi interpretativi ci sono – conclude l’avvoato Picci – per cui non ci arrendiamo”
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