Dal liceo uno striscione contro il massacro a Gaza
Uno striscione contro il massacro in atto sulla Striscia è stato esposto questa mattina al termine delle lezioni da alcuni studenti del liceo Ariosto di Ferrara
Uno striscione contro il massacro in atto sulla Striscia è stato esposto questa mattina al termine delle lezioni da alcuni studenti del liceo Ariosto di Ferrara
È approdato ieri mattina (mercoledì 14 maggio) in aula - davanti al collegio del tribunale di Ferrara - quello che a tutti gli effetti può essere inquadrato come il regolamento di conti tra clan nigeriani dopo la folle aggressione col machete avvenuta il 30 luglio 2018 lungo via Olimpia Morata
Si erano salutati uscendo di casa qualche ora prima e mai si sarebbero aspettati di rivedersi - durante la tarda serata di ieri (martedì 14 maggio) - all'interno delle camere di sicurezza del comando provinciale dei carabinieri di Ferrara
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato una risoluzione a firma di tutti i capigruppo di maggioranza che chiede alla Regione di intervenire nei confronti del Governo italiano perché ci sia un impegno a risolvere il dramma in corso in medio Oriente
"Morirai in un incidente d'auto", "Farai la fine di un pollo", "Quando tornerò in Italia te ne accorgerai". Sono solo alcune delle minacce di morte che - da settimane - il 40enne avvocato ferrarese Enrico Segala sta ricevendo da un cliente di nazionalità nigeriana di 39 anni, espulso lo scorso marzo dal territorio nazionale
“L’immigrazione risorsa o problema per l’Europa? Il caso Ferrara”. Questa sera, venerdì 19 luglio alle ore 19, presso la sala convegni della sede ferrarese di “Io amo l’Italia”, in via Piero Gobetti, 15, l’eurodeputato Magdi Cristiano Allam discuterà con il segretario provinciale della Lega Nord Fabio Bergamini.
Sarà un incontro dedicato al tema dell’immigrazione, in cui si cercherà di capire gli aspetti positivi e negativi di un fenomeno che coinvolge ormai tutta l’Europa. “Mentre le istituzioni italiane – affermano gli organizzatori – si nascondono dietro slogan propagandistici, come l’abolizione del reato di clandestinità e l’introduzione dello ius soli, i cittadini italiani restano soli ad affrontare i problemi causati da un afflusso incontrollato di stranieri. Dalla crescente criminalità dei clandestini che delinquono 28,3 volte più gli italiani alla formazione di quartieri ghetto, ad alta pericolosità sociale e già diffusissimi nelle zone del modenese, piacentino e reggiano, gli Italiani sono abbandonati a se stessi. Se anche un Ministro della Repubblica italiana si dichiara Ministro degli stranieri, prima, e degli italiani, poi, come se l’Italia fosse già una Terra conquistata, è evidente che le risposte non possono arrivare dalle classi politiche attualmente al potere”.
Una “contraddizione etico-politica”, secondo i sostenitori di Io amo l’Italia, da cui nasce l’iniziativa di Allam, “da cui nasce la nostra iniziativa lanciata ancor prima delle recenti polemiche contro il Ministro per l’integrazione di chiedere le dimissioni della Kyenge. Non si può giurare sulla Costituzione Italiana di servire l’interesse esclusivo dell’Italia e, poi, proclamarsi Ministro degli stranieri, non si può avere un programma basato esclusivamente sulla rivendicazione di diritti di soggetti che non fanno parte dello Stato che si rappresenta e trascurare i diritti dei Cittadini che di quello Stato ne sono l’anima”.
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