Riva del Po
6 Luglio 2013
Il consigliere rimane al suo posto dopo la frase shock su facebook

Grillanda, dimissioni a salve

di Marco Zavagli | 1 min

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grillanda1-420x277Berra. Doveva essere il giorno delle sue dimissioni dopo la frase shock consegnata alla propria bacheca facebook. Era il 28 aprile, giorno della sparatoria davanti a Palazzo Chigi. Stefano Grillanda, candidato sindaco di  Berra per il centrodestra e candidato alle ultime elezioni alla Camera con Fratelli d’Italia, scrive rivolto a Luigi Preiti: “Che c… c’entrano i carabinieri? Ai politici dovevi mirare”.

Quella gaffe fece il giro d’Italia e Grillanda, capogruppo in consiglio di Voce ai cittadini, fece pubblica ammenda annunciando le proprie dimissioni al gruppo consiliare, al consiglio comunale e alla direzione provinciale di Fratelli d’Italia (vai all’articolo).

E mercoledì è arrivata la prova del nove. Al primo consiglio in cui è stato presente, Grillanda ha ritirato la parola data, giustificandosi con un banale “sono stato frainteso dal giornalista”. Un fraintendimento durato più di due mesi. Tanto era il tempo a disposizione del politico per chiedere nel caso una rettifica o specificare meglio il suo pensiero.

Il dietrofront ha lasciato comunque strascichi nel suo gruppo consiliare, che si è spaccato. I consiglieri Bressan e Peverati hanno comunicato la loro intenzione di uscire dal gruppo Voce ai cittadini. “Nulla di personale nei confronti di chi resta – hanno detto -, ma un modo diverso di portare avanti la politica”. Il capogruppo sarà Leonardo Peverati e la denominazione sarà Indipendenti per Berra.

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