Cronaca
9 Maggio 2013
Doppio arresto della squadra mobile dopo un appostamento: nelle tasche di uno spacciatore anche una bomboletta di gas Cs

Lotta alla droga, inseguimento e arresto nelle vie del centro

di Redazione | 3 min

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fotoContinua la lotta allo spaccio della squadra mobile della polizia di Ferrara nelle zone più critiche della città. Dopo gli interventi dei giorni scorsi in zona stadio e nella parte orientale delle mura ferraresi, ieri gli agenti hanno compiuto un doppio arresto in flagrante sulla cinta muraria che corre parallela a via Baluardi, non lontano da piazza Travaglio. Il tutto è avvenuto grazie a un appostamento della polizia, che ha sorvegliato l’area aspettando che si presentasse l’occasione giusta per intervenire.

Il momento è arrivato nel primo pomeriggio di ieri, quando due uomini si sono incontrati su uno dei torrioni e hanno effettuato uno scambio. Immediato l’intervento degli agenti, che si sono avvicinati per verificare l’accaduto e identificare i due soggetti, confermando di essere appena stati testimoni di una compravendita di droga. Il “cliente” infatti, un pregiudicato ferrarese, aveva appena acquistato tre grammi di hashish da Tlili Mahdi, cittadino tunisino ventiquattrenne senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati agli stupefacenti.

Ma nessuno poteva immaginare cosa sarebbe accaduto durante l’identificazione del giovane. Perché, forse anche grazie alla discrezione degli agenti, che erano riusciti a fermare i due senza creare agitazione, si è avvicinato un altro spacciatore immaginando di essere di fronte a un gruppo di acquirenti. Il nuovo arrivato ha offerto ai poliziotti una dose di cocaina (chiedendo 80 euro per un grammo), un attimo prima di rendersi conto dell’errore e tentare una fuga a piedi verso il centro della città. L’inseguimento è durato qualche centinaio di metri e si è concluso nei pressi di via delle Volte, dove lo spacciatore è stato acciuffato e identificato. Si tratta di Djemaili Maher, ventiseienne di nazionalità tunisina e senza fissa dimora, anch’egli con precedenti penali. Con sé portava solo la dose che aveva appena cercato di vendere, che è però bastata per far scattare l’arresto in flagrante.

Durante la perquisizione, gli agenti hanno poi trovato nelle tasche di Mahdi una somma pari a circa 325 euro, guadagnati probabilmente grazie all’attività di spaccio, e anche una bomboletta spray al gas Cs: una versione molto più “potente” dei normali spray urticanti al peperoncino, il cui porto è vietato dopo che la Corte Costituzionale l’ha riconosciuta come arma da guerra. I due spacciatori sono entrambi in possesso di un regolare permesso di soggiorno in Italia (nel caso di Maher è stato rilasciato dalla questura di Rovigo), anche se Andrea Crucianelli, dirigente della squadra mobile di Ferrara, non esclude che l’arresto di ieri possa portare a “una revoca dei permessi e a un conseguente ordine di espulsione dall’Italia. Queste attività sono anche il frutto delle tante segnalazioni che ci arrivano dai cittadini, che per noi sono un valido aiuto nelle nostre attività, ed è fondamentale mantenere questa collaborazione tra la popolazione e le forze dell’ordine”.

Il tribunale di Ferrara ha convalidato nel pomeriggio odierno l’arresto per i due spacciatori, e nel processo per direttissima il giudice Rizzieri (pm Elisa Bovi) ha emesso condanne pari a un anno di reclusione per  Tlili Mahdi e a 8 mesi (in patteggiamento) per Djemaili Maher. Entrambi hanno ricevuto una multa pari a 2000 euro.

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