di Marcello Celeghini
“Su questa colonna poggia la statua del duca borso, replica del 1927 di un antico bronzo. La colonna originaria del XV secolo, lesionata da un incendio, venne ricomposta nel 1719 con pietre sepolcrali strappate ai cimiteri ebraici della città. Un restauro del 1960 saldò per sempre le bianche lapidi in un unico blocco”.
Queste sono le parole di Paolo Ravenna contenute nella lapide che ripercorre le vicende storiche della massiccia colonna su cui si erge la statua del Duca Borso presso il Volto del Cavallo. La targa, pensata ad hoc dall’avvocato Ravenna, è stata inaugurata sabto sera nell’ambito della Festa del Libro Ebraico in Italia e in occasione di una delle passeggiate notturne alla scoperta di Ferrara, curate dal responsabile Ufficio Ricerche Storiche del Comune Francesco Scafuri, che questo sabato si intitolava “Atmosfere notturne alla scoperta della Ferrara ebraica ed estense”. In particolare, si è cercato di far luce sul rapporto tra corte estense e comunità ebraica testimoniato da luoghi che vediamo tutti i giorni ma che, forse per distrazione, non ne cogliamo adeguatamente la loro storia.
“Come amministrazione comunale – afferma il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani – ci siamo sentiti di commemorare fin da ora quel grande cittadino ferrarese che era Paolo Ravenna che purtroppo ci ha lasciati pochi mesi fa. Questa targa sicuramente è dovuta alla memoria dell’avvocato Ravenna che tanto si è speso nello studio di questa colonna anni or sono, ma sarà anche una validissima indicazione storica per i tanti turisti presenti desiderosi di conoscere ogni angolo della città. Il mio ringraziamento va al Meis e a Ferrariae Decus che hanno promosso fin da subito la realizzazione di questa targa”.
Scafuri, invece, fornisce dati tecnico-storici che vanno ad approfondire le parole incise sulla targa. “Originariamente la colonna del Duca Borso era in corrispondenza dell’antico Palazzo della Ragione (ora palazzo del mc donald) – afferma Francesco Scafuri – e fu realizzata quando il Duca era ancora in vita. Successivamente, Ercole I d’Este spostò la colonna nel luogo dove si trova tutt’ora all’ingresso dell’allora Palazzo Ducale. Nel XVIII erano addossate alla colonna alcune botteghe di macellai dove, per cause ignote, scoppiò un incendio che compromise seriamente la colonna che venne, in seguito, restaurata utilizzando come materiale di resulta antiche lastre tombali presenti nei cimiteri ebraici. Nel 1960 – continua il Responsabile dell’Ufficio Ricerche Storiche del Comune – venne attuato il restauro conservativo più importante per la colonna; infatti venne inserita un anima in calcestruzzo che andò rinsaldare la colonna e che consentirà alla stessa una buona conservazione ancora per alcuni secoli”.
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