Sbandano con la moto. Due feriti in via Calzolai
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
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Avevano letteralmente “colonizzato” il secondo piano del Mc Donald’s di piazza Trento Trieste, infastidendo e allontanando i normali clienti per riuscire a spacciare senza troppe preoccupazioni piccole quantità di droga. Fino a quando a metà gennaio il titolare dell’attività – che credeva inquadrabile solo in episodi di bullismo, scoprendo solo successivamente i dettagli della vicenda – non ha presentato un esposto alla questura per denunciare la situazione. È così che la squadra mobile della polizia di Ferrara ha dato vita a un’operazione di controllo verso alcuni gruppi di minorenni che si incontravano dentro e fuori dal principale fast food del centro cittadino, fino all’intervento di sabato pomeriggio quando due ragazzi sono stati colti in flagranza durante una consegna di marijuana.
“È un segnale per far sapere che questa situazione deve finire – spiega il dirigente del reparto Andrea Cruccianelli -, perché non è possibile che un locale di questo tipo venga occupato da gruppi che fanno allontanare le famiglie e la normale clientela. Continueremo a tenere sotto controllo la situazione”. Da tempo infatti il Mc Donald’s era frequentato da minori il cui comportamento aveva sollevato i dubbi del personale. I gruppi si incontravano all’esterno del locale ed entravano per acquistare piccole consumazioni in modo da ottenere il codice d’accesso per i bagni, stampato sugli scontrini. Una volta saliti al secondo piano alcuni ragazzi si fermavano però per molto tempo all’interno del servizio, cercando addirittura di impedirne l’ingresso ai normali avventori, verso i quali si mostravano spesso ostili e strafottenti.
Una situazione che aveva portato il proprietario del locale a rivolgersi a un servizio di vigilanza privata, senza tuttavia riuscire a contrastare totalmente il fenomeno. Nell’ultimo mese la squadra mobile ha quindi studiato i movimenti dei ragazzi, anche tramite l’ausilio delle telecamere a circuito chiuso, aspettando il momento opportuno per agire. Momento che è arrivato sabato pomeriggio, quando le riprese hanno inquadrato un passaggio sospetto tra due minorenni all’interno di un piccolo gruppo. Immediato l’intervento degli agenti, che hanno identificato lo spacciatore, l’acquirente e i gli amici con cui era seduto. “Una quantità molto esigua di marijuana, meno di mezzo grammo in cambio di cinque euro”, riferisce Cruccianelli, sufficiente però a far scattare per il giovane pusher, un diciassettenne tunisino con precedenti per reati contro il patrimonio e seguito dai servizi sociali, l’obbligo di permanenza in casa presso la sua abitazione di Ferrara con permesso di andare a scuola, convalidato in mattinata dal tribunale di Bologna. Ancora più giovane il suo cliente, un ragazzo ferrarese di appena 14 anni.
“Il fatto che fossero tutti minorenni rende tutto più spiacevole – è il commento del titolare dell’attività, Gabriele Brevilieri -, e dà un quadro non molto edificante della situazione delle nuove generazioni. Eravamo partiti con l’esposto per contrastare alcuni fenomeni di bullismo, e non pensavamo che ci fossero addirittura casi di spaccio. Dobbiamo ringraziare la squadra mobile per la sua azione che ha già avuto effetti immediati: da sabato sera infatti non si sono più presentati i ragazzi che occupavano la sala all’ultimo piano, e noi ora continueremo a controllare la situazione”.
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