Il Pdl di Ferrara chiede con forza la riconferma di un proprio componente in parlamento. Non sarà il senatore Balboni, uscito per aderire a Fratelli d’Italia. Potrebbe essere, salvo bruschi voltafaccia a Bologna, Fabrizio Toselli. “È il sindaco di Sant’Agostino – conferma Luca Cimarelli al termine del coordinamento provinciale di ieri sera – la figura individuata; a lui chiediamo di sciogliere formalmente la riserva in merito”. E Toselli – di fronte alla proposta passata all’unanimità – ha accettato. Con lui correranno, in posizione defilata, Vittorio Anselmi per la città, Cristina Barbieri per l’Alto ferrarese, Cristiano Di Martino e – questo il nome nuovo – Alessandro Menegatti (consigliere e coordinatore comunale a Lagosanto) per il Basso.

A Cimarelli è stato presentato dalla direzione provinciale un documento nel quale si chiede il suo impegno per ‘portare a casa’ il risultato di un deputato. E lui, guardando verso Bologna, chiede “rispetto e pari dignità con le altre province”: “se non ci saranno ferraresi nei posti di testa in lista, a differenza di quanto avverrà in altri partiti (come con Vittorio Lodi per Fli che corre con la lista Monti, per non parlare di Bratti e Bertuzzi – e forse Boldrini, ndr – in casa Pd), diventerà molto ristretto il nostro raggio d’azione. Mi auguro che gli incaricati di redigere le liste emiliano romagnole ne tengano conto. Se la nostra richiesta non verrà esaudita convocherò nuovamente il coordinamento provinciale per decidere quali azioni mettere in campo in segno di disappunto verso una eventuale decisione pregiudizievole per Ferrara”.

Il Pdl locale non accetterà quindi di esser messo da parte. “I vertici nazionali hanno parlato di candidati che diano un segno di discontinuità. Controllerò personalmente che questo dettame sia stato rispettato all’indomani della formazione delle stesse. Crediamo che la proposta di Toselli non possa che andare incontro ai requisiti richiesti: è giovane, ha esperienza amministrativa, ha dato lustro al partito durante i mesi successivi al dramma di maggio. E in più è un sindaco di uno dei paesi più colpiti dal sisma. Credo che anche di questo si dovrà tenere conto, visto che il Pdl nazionale durante la fase acuta dell’emergenza terremoto non è stato vicino come speravamo al nostro territorio. Anche per questo Ferrara e la sua provincia meritano questo riconoscimento”.