Se ne va anche Rossella Zadro. L’addio all’Italia dei Valori da parte dell’assessore all’ambiente del Comune di Ferrara era da tempo nell’aria. Ora è la diretta interessata a intervenire direttamente per fugare ogni dubbio. Come già Scalabrino Sasso, Rorato, Vinciguerra, Vicentini e Monica Chiarini (vai all’articolo), anche la Zadro lascia Di Pietro.

La sua lettera di dimissioni è stata presentata ai vertici provinciali del partito. Una scelta “maturata negli ultimi mesi e precipitata nelle ultime settimane”, che trova le proprie motivazioni “nei fatti recenti e nella netta lontananza che oggi io leggo tra Idv, forza di governo, ed il suo posizionamento nella Lista Ingroia Rivoluzione Civile, coalizione nata per le elezioni del febbraio prossimo”.

Fino ad oggi Rossella Zadro ha preferito non manifestare espressamente il proprio malcontento per le scelte dipietriste che si allontanano dal Pd perché si dice “profondamente convinta che gli appuntamenti elettorali nazionali dovrebbero essere subalterni alla politica locale e che non dovrebbero minare ciò che si è costruito sui territori. I territori oggi sono i veri realizzatori del civismo responsabile e maturo. Per questo motivo ho evitato dichiarazioni pubbliche fino ad ora, sperando in una geografia che riproponesse anche a livello nazionale ciò che già esiste a livello locale. O la scelta coraggiosa di presentarsi da soli”.

Così non è stato e allora il polo costruitosi sotto il nome di “Rivoluzione civile” “che rispetto profondamente ed al quale auguro tutto il successo ed il riconoscimento possibile, non rappresenta però il mio modo di intendere la politica, il governo della cosa pubblica, le modalità di rapportarsi con le problematiche che affliggono il paese. Per questo motivo, dopo lungo confronto all’interno del partito, lascio l’Italia dei Valori”.

La Zadro – che ha già comunicato al sindaco Tagliani la sua decisione – seguirà i separatisti di Donadi e Tabacci dentro al “Centro Democratico”.

Una scelta che la segreteria provinciale dell’Idv rispetta, “essendo legittimo mutare nel tempo il proprio convincimento politico; tuttavia ci aspettiamo ora che Rossella Zadro si dimetta dal ruolo di assessore del Comune di Ferrara, ruolo che le è stato attribuito per rappresentare l’Italia dei Valori nella giunta guidata dal Sindaco Tagliani dopo le elezioni del 2009. Ricordiamo che Rossella Zadro, così come tutti coloro che nel 2009 hanno accettato la candidatura nelle liste dell’Italia dei Valori, ha aderito al codice etico del Partito che prevede, tra l’altro, le dimissioni dalle cariche elettive ed amministrative in caso di cambio di casacca”.

Nel 2009, dopo il suo attivismo manifestato all’interno del comitato contro l’elettrosmog, la Zadro venne chiamata dall’allora segretario provinciale Massimiliano Fiorillo, che oggi forse rimpiange quella scelta. “Segue il buon esempio di tutti i nostri amministratori – sospira pensando a Scalabrino Sasso e Rorato -. Da ex segretario che tre anni fa l’ha fortemente voluta e candidata come capolista non posso che esprimere un parere personale. Che è di profonda delusione e amarezza”. Fiorillo si astiene dalla risposta sull’opportunità di dimissioni. “L’Idv la propose in giunta quale propria rappresentante – si limita a dire -. Se non è più dell’Idv dovrebbe agire di conseguenza”.

Per la cronaca, l’assessore non ha agito di conseguenza.