Una nuova consulenza per far luce sull’omicidio di Leda Avanzai. La procura di Ferrara ha affidato un incarico peritale all’equipe del dottor Pasquale Linarello, specialisti di Reggio Emilia. Ai consulenti la pm Barbara Cavallo chiede di esaminare alcuni vestiti ritrovati nella casa dell’anziana dopo l’ultimo sopralluogo compiuto in via Bologna, prima del dissequestro dell’abitazione. Si spera, probabilmente, di trovare tracce di dna che possano confermare chi fosse in quella casa lo scorso 7 settembre. Per quei fatti sono in prigione in attesa del processo Florin Catalin Leneschi, Mariusz Chovaniak, e Marius Valer Damian, tutti 25enni, catturati in momenti diversi.
Quel giorno, secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo aver fatto colazione alle 10.30 Damian e Leneschi entrano nel condominio di via Bologna per primi, con l’intenzione di salire le scale e nascondersi. Tant’è che proprio la badante li aveva incontrati sotto casa e aveva chiesto loro a quale piano dovessero andare, per poi lasciarli prendere l’ascensore. Alle 11 il giovane polacco è salito secondo il piano prestabilito, è entrato nella casa dell’anziana e, come d’accordo con Teresa H., ha utilizzato il computer. Si è trattenuto una mezz’ora, quindi nell’uscire, accompagnato alla porta dalla badante, i due rumeni sono entrati in azione, spingendo Mariusz da parte e afferrando la donna per trascinarla in casa. Un’entrata in azione maldestra, che ha permesso alla badante di vedere con la coda dell’occhio le scarpe di Mariusz e la sua fuga (il polacco, interrogato, dirà invece di non essere stato presente e non aver visto nulla). Dopo la rapina e il brutale gesto del vaso rotto in testa all’anziana per zittire le sue urla, i due sono fuggiti imboccando la porta del condominio sul retro che sbuca in via Fabbri, che probabilmente conoscevano grazie a un precedente sopralluogo.
Mariusz li aspettava nel suo appartamento in via Porta Romana e quando li ha visti arrivare non era al corrente della gravità di ciò che avevano commesso i due rumeni. Nell’abitazione di Mariusz è entrato solo Leneschi e ha preparato le valigie anche per il connazionale, quindi i due si sono recati in stazione mentre Mariusz è rimasto a casa ancora ignaro della situazione. I tre sono comunque stati notati da una signora, la cui testimonianza si è rivelata preziosa per le indagini. Secondo gli investigatori i due fuggitivi potrebbero essersi inizialmente fermati a Milano, ospiti da amici, prima di fare ritorno in Romania.
Dopo il fermo di Mariusz le indagini si sono concentrate subito su Damian, che è stato riconosciuto sia dalla badante che dalla super testimone di via Porta Romana dalle foto segnaletiche in possesso della polizia.
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