Politica
5 Dicembre 2012
Tavolazzi torna ad attaccare Casaleggio: “manca trasparenza e sicurezza dei risultati”

Le Parlamentarie del M5S? Roba da parrocchia

di Marco Zavagli | 2 min

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“Le Parlamentarie del Movimento 5 Stelle sono per molti cittadini un grande delusione”. Non sono passate nemmeno 24 ore dal via alle candidature on line per le prossime politiche e dall’ormai più feroce critico della ditta Grillo&Casaleggio arriva l’ennesimo bordata. Valentino Tavolazzi, primo espulso nella storia dei grillini che già aveva definito il nuovo sistema di scelta dei candidati il “Casaleggium”, lamenta l’assenza di “confronto preventivo” e lo scoglio dell’iscrizione: può partecipare solo chi è iscritto al Movimento prima del 30 settembre 2012. Fatto che tradirebbe il verbo di Beppe Grillo “promesso in tutte le piazze: chiunque si può candidare, se incensurato, non iscritto a partiti e se non ha svolto due mandati”.

“Le scarse informazioni disponibili e le modalità di voto hanno impedito una partecipazione più larga e consapevole – prosegue Tavolazzi -. Avremmo potuto consentire a milioni di cittadini cinque stelle di votare, invece le Parlamentarie stanno assumendo una dimensione parrocchiale”.

Questo, secondo il consigliere comunale ferrarese, vale anche per la sicurezza dei risultati, che “è (non) garantita da un’azienda di comunicazione, non conosciamo il numero degli aventi diritto al voto, né è previsto un meccanismo di verifica obiettiva della correttezza dei risultati. I profili dei candidati sono accessibili solo dai votanti e da troppo poco tempo. Si può votare in orario d’ufficio o poco più”.

Nonostante “il metodo inqualificabile in base ai valori fondanti per il M5S, quali “trasparenza” e della “partecipazione”, con cui Casaleggio ha gestito questo primo giro di “democrazia dal basso” a livello nazionale”, Tavolazzi fa ugualmente il suo personale in bocca al lupo “a tutti i cittadini di buona volontà che credono nel Movimento del non statuto e ci mettono anima, corpo e faccia per cambiare il paese”.

Infine l’ultima stoccato al suo ormai nemico giurato: “Casaleggio ha anche impedito alle città di Ferrara e di Cento di essere rappresentate alle Parlamentarie, colpendo non solo due liste civiche, centinaia di attivisti e migliaia di elettori, ma anche due intere comunità (in realtà alcuni fedelissimi di progetto per Ferrara, come Angelo Storari e Tommaso Mantovani, si erano già staccati dalla lista per tornare nel seno del Movimento, ndr). Per questo se potessi votare, lo farei per Serenella Spalla di Ravenna, che interpreta i valori del Movimento con onestà, schiena dritta e amore per la democrazia dal basso”.

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