di Ruggero Veronese
Settore matrimoniale in crisi? Niente affatto. L’edizione 2012 di “Ferrara Sposi”, l’evento fieristico che tutti gli anni propone le creazioni degli atelier locali e da spazio ai professionisti del settore, dimostra che l’interesse del pubblico per una celebrazione da molti considerata in crisi è ancora notevole, pur adattandosi ai tempi. Ecco quindi un intero padiglione dedicato agli stand di fotografi specializzati, servizi di catering, complessi musicali, fioristi, pasticcerie e di tutti quei servizi che gravitano attorno all’organizzazione di un matrimonio, anche se il pezzo forte è stata sicuramente la sfilata organizzata insieme ai due atelier ferraresi “la Parisienne” e “il Sogno”, che ha attirato in fiera molte giovani coppie riempiendo la sala con almeno 200 persone.
Soddisfatta la regista dello spettacolo, Annamaria Rossetti: “Sono stati giorni movimentati, ma lo spettacolo è venuto molto bene e c’erano molte persone, anche da fuori Ferrara. Ormai questo è un appuntamento fisso di tutti gli anni, e con la presenza in contemporanea di Habitat nel padiglione vicino che ospita arredi per la casa mi sembra una buona formula”. Dello stesso avviso anche Katia Artioli dell’atelier “il Sogno”, che spiega “E’ giusto che prima di un matrimonio si abbia la possibilità di girare per le fiere e conoscere il settore. Qui abbiamo visto molte coppie soprattutto dai 28 anni su, perché ora ci si sposa un po’ più tardi, spesso venendo da una convivenza e magari dopo aver già fatto dei figli. Quindi cambia anche lo stile dell’abito, che non è più quello “a bomboniera” della grande celebrazione è qualcosa di più semplice e pratico, pur mantenendo l’eleganza. Ed è anche più adatto ai matrimoni civili, che nella nostra zona sono ormai la maggior parte”.
Numerose le aziende ferraresi che hanno partecipato alla sfilata: la gioielleria “Scaroni” (Migliarino) e l’equipe di acconciatori “la Rosa” (Portomaggiore) si sono occupati delle modelle, mentre “Scenografie Floreali” (Cento) e l’associazione culturale “Event’s World” hanno predisposto il palco e la sala.
Nel bilancio dell’evento si aggiunge tuttavia anche qualche critica, in particolare quella di chi vede nel format stesso della manifestazione alcuni punti deboli su cui riflettere. “Il fatto è – spiegano alcuni espositori – che una struttura di questo genere va bene per molti tipi di fiere, ma non per i matrimoni, che richiedono un’atmosfera particolare, più elegante. Questa di Ferrara in concomitanza con le esposizioni di arredi sta restando indietro rispetto a quelle vicine, che spesso sono dedicate al 100% ai matrimoni e organizzate in contesti di pregio, come palazzi storici o ville. Anche quella organizzata al Palazzo della Racchetta lo dimostra: chi si sposa ha bisogno di vivere essere catturato dall’ambiente che lo circonda. Quando ho visto gli stand fatti coi modulati mi sono un po’ abbattuto”.
Un dato interessante sul mercato viene suggerito anche dalla signora Gavioli, titolare dell’atelier “La Parisien”, che spiega come “il settore dei matrimoni continua a essere vivo, anche se sta cambiando molto nella clientela e nello stile. Vediamo per esempio molte seconde nozze, che chiaramente vengono organizzate in maniera molto diversa dai matrimoni tradizionali. Sono situazioni in cui il matrimonio diventa il coronamento di un percorso molto lungo, una scelta che si fa anche per consolidare e istituzionalizzare di fronte alla legge una situazione già nota. Lo si fa per il futuro e per i figli, e il giorno matrimonio diventa una festa collettiva di tutta la famiglia e non solo dei due sposi”.
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