Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Si è schiantato sui prati di Palmirano, a poche centinaia di metri dall'ospedale di Cona, un ultraleggero guidato da un uomo di 66 anni. La chiamata ai vigili del fuoco e alla Polizia di Stato è arrivata intorno alle 11.45. A dare l'allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio
Fondamentale per la sentenza è stato il riconoscimento dell'assenza di "problematiche relative alla meritevolezza". La libera professionista non aveva infatti contratto debiti in modo irresponsabile, ma era stata travolta da eventi esterni ritenuti a lei non imputabili
Era stato querelato per diffamazione dall'azienda per la quale lavorava a Bondeno ma il Tribunale di Mantova lo ha assolto perché il fatto non costituisce reato ritenendo la volontà di diffamare "palesemente assente"
Continua il problema dello spaccio in Gad e la conseguente opera di deterrenza delle forze dell'ordine. I carabinieri, transitando nei pressi del parchetto di via Porta Catena, nota un giovane che si avvicina a un uomo seduto su un muretto del parco.
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ferrara, nel corso di un servizio di perlustrazione per le vie cittadine, durante la notte fra sabato e domenica, hanno effettuato come di consueto, dei controlli per contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza alcolica.
Durante uno dei tanti controlli, in via Wagner, alle ore 3.30, hanno fermato un cittadino rumeno, T.C., classe 1979, alla guida del proprio veicolo e lo hanno sottoposto all’accertamento con l’etilometro. Il risultato è stato subito chiaro: il conducente infatti ha riportato un livello di alcol nel sangue notevolmente superiore al consentito, tanto da essere denunciato penalmente per guida in stato di ebbrezza mentre la patente di guida gli è stata ritirata.
Quando il 33enne rumeno ha capito che per lui le cose si stavano mettendo male, ha inoltre tentato più volte di corrompere i militari, proponendo un incontro a distanza di pochi minuti in luogo e posto diversi ai carabinieri, incontro nel quale avrebbe dato 500 euro in contanti ai pubblici ufficiali, proposta alla quale ha aggiunto la garanzia che nessuno avrebbe saputo mai nulla del fatto.
Le cose da quel momento si sono messe dunque ancora peggio, visto che i militari, senza nemmeno pensarci, non solo lo hanno comunque denunciato per guida in stato di ebbrezza alcolica ritirandogli al contempo il documento di guida cui tanto teneva, ma lo hanno anche denunciato per istigazione alla corruzione, reato ben più grave, di cui ora T.C. dovrà rispondere, per aver promesso la somma di 500 euro al fine di indurre il pubblico ufficiale a omettere un atto del suo ufficio.
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