Politica
14 Ottobre 2012
Su Stormfront ci si compiace degli attacchi razzisti a Marcella Ravenna

Fieri di essere antisemiti

di Marco Zavagli | 4 min

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Un fermo immagine del sito Stormfront

Mentre la notizia degli attacchi antisemiti alla docente dell’Università di Ferrara Marcella Ravenna sta destando comprensibile sdegno e incredulità, sul sito internet da cui provengono gli strali razzisti c’è chi si compiace di quanto fatto. Dopo l’uscita ieri del nostro articolo che riportava le frasi razziste nei confronti della professoressa di Psicologia (leggi), su Stormfront sono fioccati i commenti di risposta. E tutti sulla stessa lunghezza d’onda dei precedenti.

Estense.com viene definito “sito filo-ebraico o ebraico” e il contenuto dell’articolo letto come un incredibile attacco alla libertà di essere nazisti. Qualche esempio. “Come vedete si può criticare tutti – scrive un membro di Stormfront -, ma non l’ebreo, quando si tocca l’ebreo tutti scattano sull’attenti, si indignano, scrivono articoli di odio contro di noi, vorrebbero vedere il nostro sito chiuso. Questa è la prova del potere ebraico, un potere che permette tutto tranne che la critica al giudeo!”. E come, in un mondo all’incontrario, arriva la conclusione: “Per questo abbiamo il dovere morale di alzare ancora di più il livello, di combattere con sempre più forza gli ebrei e i loro lacchè, per far capire loro che non cederemo di un passo, e allora la verità potrà diffondersi e l’ebreo potrà essere gettato nel baratro satanico dai cui è fuoriuscito!”.

C’è poi chi indugia su sedicenti motti di spirito: “prendo atto che gli ebrei sono protetti come i Panda!! noteranno la “finezza antisemita” di aver scritto ebrei in minuscolo e Panda in maiuscolo?”. Per arrivare al più sconcertante negazionismo: “Capito??? Adesso dobbiamo pure piangere di fronte agli “orrori del nazismo” quando gli ebrei ci ricavano soldi con miss olocausto e roba varia mentre nessuno si indigna per il genocidio boero in atto, per quello armeno, tibetano, dei tutsi…”.

E mentre il sito, facile previsione, continuerà a sfornare altri esempi di tolleranza, da Ferrara – oltre a quelli già postati dai nostri lettori – arrivano testimonianze di solidarietà a Marcella Ravenna. “Esprimo a nome mio e di tutto il Partito Democratico di Ferrara – scriva Paolo Calvano – la più completa vicinanza e solidarietà alla professoressa Marcella Ravenna, vittima di ignobili attacchi razzisti a firma di alcuni utenti del sito stormfront.org. Non è ammissibile e stupisce che tale sito web, già alla ribalta delle cronache per attacchi analoghi inneggianti all’antisemitismo e al neonazismo, possa continuare imperterrito a spargere odio senza che le autorità competenti intervengano”.

Il segretario provinciale dei democratici fa sapere che “ho ritenuto doveroso a tal proposito interessare i parlamentari ferraresi del Pd affinché possa essere fatta chiarezza su queste vicende. Molti pensano che l’odio razziale e drammi come quello della Shoah siano fatti lontani e irripetibili, invece ogni giorno ci accorgiamo che l’attenzione deve essere mantenuta altissima nella difesa dei valori della democrazia, dell’uguaglianza, e del rispetto dell’Uomo”.

A Calvano segue il commento di Irene Bregola: “è con sdegno e preoccupazione che apprendiamo la notizia delle intimidazioni e degli insulti antisemiti scagliati dal sito neonazista Stormfront contro la nostra concittadina Marcella Ravenna. Scriviamo non soltanto per esprimerle tutta la nostra solidale vicinanza, ma anche per ricordare quanto diffusi e inquietanti siano simili episodi, che chiamano l’intera città a una costante vigilanza. Per il suo cognome e perché “colpevole” di studiare i fondamenti psicosociali della Shoah e di altre tragiche vicende riconducibili al razzismo, Marcella Ravenna era già stata inserita in una infame «lista nera» degli ebrei italiani culturalmente, politicamente o socialmente attivi. Anche questa iniziativa – che dimostra l’esistenza di organizzazioni attive nella diffusione di ideologie razziste e nella pratica dell’intimidazione – ammonisce a non sottovalutare il pericolo, sempre vivo, di rigurgiti razzisti. Tanto più in un momento, come l’attuale, di grave crisi sociale e morale”.

“L’ispirazione manifestamente razzista («filoariana») del forum citato – prosegue la segretaria provinciale di Rifondazione – non autorizza di certo a minimizzare l’episodio, a banalizzarlo come espressione di «follia», isolata e innocua. Quanto accaduto ci parla, al contrario, di diffusi sentimenti di odio e di una violenza ideologica che può trovare la strada per tradursi in atti concreti. L’antisemitismo crescente trova alimento nel disagio sociale e tende a saldarsi ad altrettanto diffusi sentimenti xenofobi e al pregiudizio con il quale spesso si guarda ai migranti. Ѐ nostra ferma convinzione che le istituzioni, i mezzi di comunicazione e tutte le persone civili debbano considerare attentamente il rischio di possibili derive razziste, e impegnarsi affinché la nostra città – la cui storia è segnata dalle tragedie e sofferenze provocate dal razzismo antisemita – si munisca al più presto di adeguati antidoti culturali e morali”.

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