Il gip Simone Luerti del tribunale di Milano ha accolto la richiesta di archiviazione del pm Ruta per dieci indagati eccellenti nell’ambito del filone di inchiesta sui rapporti tra Cassa di Risparmio e gruppo milanese dei fratelli Siano. Escono definitivamente dal procedimento giudiziario l’ex presidente Carife Alfredo Santini e l’ex vicedirettore Giorgio Tomasi.
L’ipotesi inizialmente perseguita dalla procura ambrosiana era quella di truffa aggravata, ma all’esito delle indagini della polizia giudiziaria, non sono emersi dalle indagini prove “né di condotte dolose preordinate alla commissione di illeciti da parte del Gruppo Siano”, “né elementi tali per ritenere che i funzionari della banca abbiano concesso illecitamente dei finanziamenti al gruppo medesimo”.
Al massimo si potrebbe parlare di “condotte negligenti e non dolose che hanno caratterizzato la valutazione e la gestione del credito”, tanto più che per alcuni indagati – tra i quali l’ex direttore generale Carife Gennaro Murolo – rimangono in piedi le accuse del filone principale. Non la pensavano così i ricorrenti che si erano opposti alla richiesta di archiviazione, Massimo Severoni (presidente di Fgs Italia) e Bernardo Botti (procuratore di Finance Solution), che si ritenevano persone offese da una presunta truffa operata nei confronti delle società che rappresentano da parte del Gruppo Siano, truffa che però non riguardava le posizioni di Santini e Tomasi.
Questa parte di inchiesta riguardava l’investimento nel fondo immobiliare Calatrava, gestito da Vegagest Immobiliare (partecipata al 100% da Vegagest Sgr, il cui azionista di riferimento, con oltre il 30% delle quote era proprio Carife). Il fondo si proponeva di realizzare entro la metà del 2011 la costruzione del complesso immobiliare MiLuce, nei pressi della stazione centrale di Milano. Nell’aprile del 2009 i Siano contattano Severoni per far entrare Fsg nel fondo Calatrava, dietro la “ingannevole” (secondo le parti offese) rappresentazione di aderire a una iniziativa economicamente vantaggiosa. Secondo Severoni, infatti, il Gruppo Siano e alcuni funzionari di Carife, in sede di trattativa, fornirono “incomplete ed eerrate informazioni” che spinse la società a investire nel fondo 3 milioni e 700mila euro. Poi la storia è nota. L’operazione si rivelò fallimentare e l’investimento di Fsg perse di validità subendo in tre anni un forte deprezzamento. In realtà, secondo il pm, Fsg era consapevole della situazione economica dei suoi interlocutori e lo dimostrerebbero “alcune e-mail – scrive il gip nell’ordinanza di archiviazione – ricevute dagli esponenti del Gruppo Siano”.
Per quanto riguarda invece l’accusa delle persone offese, sempre Seeveroni e Botti, di truffa relativamente alla possibilità di ottenere un finanziamento dalla banca dopo l’ingresso in Calatrava, il gip rileva che al finanziamento che Carife non erogò per intero a Fgs Italia, “debba essere attribuito un rilievo civilistico inquadrabile (probabilmente) nell’ambito dell’inadempimento contrattuale dell’istituto di credito nei confronti della controparte”.
“Il commento migliore a tuta questa vicenda – sono le parole consegnate alla stampa dall’ex presidente raggiunta a Ferrara dalla notizia – è il provvedimento stesso di archiviazione emesso ieri dal tribunale di Milano. ho sempre creduto che per chiarire questa vicenda non ci sarebbe stato neppure bisogno di andare a processo. E così è stato”.
Più che soddisfatti anche gli avvocati Marco Linguerri e Filippo Sgubbi, che aspettavano “con serenità questo provvedimento che, del resto, appariva quasi scontato alla luce della richiesta di archiviazione formulata dal pm ancora nel mese di febbraio scorso e del fatto che, nella sostanza, l’opposizione presentata non era certamente rivolta all’operato del presidente Santini”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com