Controlli dei carabinieri a Francolino contro i furti in abitazione
Nell’orario serale una pattuglia della Stazione di Porotto e una della Stazione di Baura hanno vigilato la zona al fine di prevenire la commissione di furti in abitazione
Nell’orario serale una pattuglia della Stazione di Porotto e una della Stazione di Baura hanno vigilato la zona al fine di prevenire la commissione di furti in abitazione
Li hanno visti sotto i portici della Coop di via Modena. Hanno bloccato l'auto in mezzo al parcheggio e sono scesi di corsa. Erano in tre. Uomini di circa 35 anni. Corrono verso due persone, maschi di circa 25 anni. Uno di questi due capisce subito le intenzioni del gruppo e corre verso il supermercato, rifugiandosi al suo interno
Prosciolta anche l'ex direttrice delle Aziende Sanitarie Ferraresi Monica Calamai, insieme ad altri sei imputati, al termine dell'udienza preliminare su presunti concorsi truccati a Firenze
Avrebbero messo in piedi un giro di droga - in particolare di hashish e cocaina - all'interno del carcere di via Arginone dove, tra il 2020 e il 2022, erano detenuti. Protagonisti della vicenda cinque uomini, tre italiani di 35, 36 e 42 anni, un 32enne albanese e un 42enne moldavo, oggi a processo
È stato identificato e sottoposto alla misura dell'accompagnamento in stato di flagranza, per i reati di tentata rapina in concorso e porto di armi atti a offendere, il 14enne di origini nordafricane che, verso le 19 di sabato (29 novembre) scorso, assieme ad altri due complici, ancora ignoti, ha minacciato e spintonato due studenti coetanei
È stato assolto in appello Salvatore Piazzolla, milanese di 43 anni, condannato in ottobre dal gup Piera Tassoni del tribunale di Ferrara in primo grado a 4 anni e 8 mesi in rito abbreviato.
Davanti alla terza sezione della Corte d’Appello di Bologna l’avvocato Simone Berghenti è riuscito ad ottenere l’assoluzione con formula piena per l’uomo che era stato coinvolto nell’operazione “Mercedes”.
Secondo l’accusa Piazzolla faceva parte del gruppo che organizzava finti matrimoni per far entrare regolarmente in Italia ragazze dalla Repubblica Dominicana e avviarle alla prostituzione. Un traffico dietro al quale si nascondeva anche un giro di droga. Il giro di sesso e cocaina venne scoperto nel dicembre del 2010 dai carabinieri di Comacchio al termine dell’operazione “Mercedes km 38” (vai all’articolo).
Mercedes come il nome di una degli imputati principali dell’inchiesta, Mercedes Altagracia Mantegazza Mendosa, svizzera di 47 anni di origine dominicana.
Secondo l’accusa era lei che combinava i matrimoni di comodo con cittadini italiani, comacchiesi, per cifre dai 2mila ai 9mila euro. Le ragazze arrivavano in Italia con la cittadinanza italiana e a questo punto le coppie si separavano: le donne – secondo la ricostruzione degli inquirenti -entravano in un giro di prostituzione in altre zone d’Italia; gli uomini, invece, avrebbero investito in droga i soldi che ottenevano da Mercedes per il finto “sì” in sostanze stupefacenti.
Al termine della discussione il procuratore generale Guccione ha chiesto la conferma della condanna di primo grado, sollevando comunque delle ulteriori domande sulla posizione dell’imputato. La Corte ha invece assolto il milanese per non aver commesso il fatto.
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