Cento
30 Maggio 2012
Cittadini sfollati dal centro storico off limits. Da oggi verifiche speditive per verificare lo stato degli edifici

Terremoto, crolli e panico a Cento

di Redazione | 4 min

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Cento. La paura negli occhi della gente di Cento, di tutta la gente che ha lasciato le abitazioni alla prima forte scossa delle 9.03 per riversarsi nelle strade, nei giardini e nei viali alberati della città del Guercino, la più colpita ieri, nella nostra provincia, da questo nuovo sisma.

Gente che lì è rimasta per ore, affollando i chioschi e attrazzandosi con tavolini e sedie, senza volersi più azzardare a rientrare nelle proprie abitazioni. Soprattutto quelle del centro storico, le più a rischio e lesionate dalla scossa e, come se non bastasse, messe ancora a dura prova dalle successive forti scosse delle 12.56 e delle 13.01, entrambe superiori a magnitudo 5. Centro storico rimasto off limits per tutti e praticamente deserto, transennato in ogni dove, con calcinacci sparsi nelle strade e sotto i portici. Si sono infatti verificati con la prima scossa danni e crolli in diversi punti. E due persone che sono rimaste ferite: si tratta di una donna, che a causa della caduta di calcinacci ha riportato la frattura di un femore (è stata portata all’ospedale Rizzoli di Bologna) e un uomo, ricoverato in condizioni gravi al Maggiore. Una ragazza inoltre è rimasta sotto choc ed è stata trasportata in ospedale, dove in seguito si è ripresa.

In centro si è registrato il crollo di un pezzo di cornicione al Teatro Borgatti e danni all’interno. Sono state evacuate in tutta sicurezza le scuole. È stato chiuso in via precauzionale anche il centro storico tra piazza Guercino e via Matteotti, per il pericolo di crollo del campanile della chiesa di San Biagio, danneggiato già dal primo sisma del 20 maggio. Chiusa anche via Baruffaldi per il pericolo di crolli di comignoli e tegole dai tetti.

Solo danni lievi invece all’ospedale e al pronto soccorso del SS. Annunziata, dove si è aperta una crepa nel muro del reparto di Ortopedia. I pazienti sono stati portati fuori ma non c’è stata necessità di sgombero, anche se nel frattempo è stata allestita una tenda da campo nel parcheggio. Lesionata dal nuovo sisma è la trecentesca Porta Pieve, all’inizio di via Donati. Crolli anche in abitazioni private. Si sono poi registrati altri danni a Palazzo del Governatore, dove è cauto un merlo della facciata. Altri crolli hanno colpito la chiesa di San Rocco.

Dopo la parziale evacuazione di ieri mattina, l’ospedale di Cento è tornato nel pomeriggio aperto e operativo. I reparti sono stati considerati agibili. Nessun problema per quanto riguarda la parte strutturale ed impiantistica. Tutte le vie di fuga non hanno subito danni e sono libere. E’ stato inoltre potenziato il sistema di emergenza urgenza territoriale ed ospedaliero.

La situazione critica degli edifici del centro storico di Cento richiederà verifiche approfondite nei prossimi giorni.Nella giornata di oggi (mercoledì 30 maggio), infatti,  squadre dei vigili del fuoco compiranno verifiche volte ad accertare in via speditiva lo stato di sicurezza degli immobili del centro storico del capoluogo. In particolare, oggi saranno verificate le strade comprese tra la circonvallazione esterna dal lato di piazzale Bonzagni sino all’intersezione con le vie Matteotti e Provenzali. Il giorno seguente si proseguirà  sino all’asse costituito dalle vie Accarisio, Erri e Facchini. Il giorno successivo ancora (venerdì) si proseguirà sino all’intercezione con la circonvallazione dal lato della rocca. Per consentire l’accesso dei vigili del fuoco e dunque la verifica degli immobili è indispensabile che i proprietari o gli affittuari delle case interessate dal sopralluogo restino nei pressi dell’abitazione. Già ieri in serata sono state riposizionate le transenne per delimitare esclusivamente le aree a rischio crollo.

Le persone che non hanno potuto fare rientro nella propria abitazione hanno potuto usufruire del campo di accoglienza allestito a tempo record in via Santa Liberata e capace di ospitare 250 persone, anche se molti hanno scelto soluzioni alternative facendosi ospitare da amici e parenti. Al Centro Padurera, divenuto il centro di prima accoglienza e smistamento, un altro centinaio di brande è stato posizionato per accogliere i centesi sfollati.

Le verifiche di domani inizieranno a stabilire quanti potranno fare rientro nelle abitazioni della ‘zona rossa’ del centro storico, dove risiedono 580 famiglie.

Nel tardo pomeriggio, alle 18, a Cento si è presentato anche il presidente della Regione, Vasco Errani, per un breefing sulla situazione assieme alla presidente della Provincia, Marcella Zappaterra, e il capo della protezione civile Gabrielli, oltre al sindaco di Cento Lodi.  L’incontro si è tenuto al Centro Pandurera dove è anche allestito il Coc e un punto di prima accoglienza e smistamento.

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