Ferrariae Decus organizza un seminario di studi sullo scienziato ferrarese Antonio Campana (1751 – 1832), in collaborazione con l’università di Ferrara e l’Accademia delle scienze. Il seminario si  terrà giovedì 17 maggio alle ore 16,30, presso il Chiostro di S. Paolo – Sala della Musica , in via Boccaleone n. 19.

Saranno relatori docenti di varie discipline dell’ateneo ferrarese. Dopo l’introduzione e il saluto delle autorità Giacomo Savioli, presidente di Ferrariae Decus interverrà sul tema “Uno dei XXX illustri ferraresi. Luigi Pepe tratterà “L’Università di Ferrara al tempo di Antonio Campana”, Marco Bresadola su “Medici e Medicina a Ferrara al tempo di Antonio Campana”.

Maria Grazia Zini approfondirà l’argomento “Strumenti scientifici e attività sperimentali nell’Università di Ferrara al tempo di Antonio Campana”, Mauro Pellizzari  parlerà di “Antonio Campana botanico”. Chiuderà Chiara Beatrice Vicentini Donatella Mares  con “Antonio Campana – La farmacopea”.

Antonio Campana nacque a Ferrara il 3 aprile 1751. Apprese dapprima le materie letterarie e la filosofia presso il collegio dei gesuiti, ma essendo incline alle scienze naturali e alla medicina, ne intraprese il corso specifico presso la locale università, anche se poi si laureò a Padova nel 1776. Trasferitosi a Firenze arricchì i suoi studi di fisica e chimica con quello di botanica, frequentando soprattutto i maggiori cultori di quest’ultima materia. Dopo quattro anni ritornò a Ferrara, dove nel 1782 il cardinale Riminaldi lo nominò professore di fisica (allora detta sperimentale) presso l’ateneo di cui divenne docente “ordinario” nel 1790, dopo aver insegnato anche chimica e botanica. Nel 1801 inoltre tenne lezioni di chimica farmaceutica. A seguito dell’occupazione francese e della soppressione dell’università, nel 1804 Campana venne nominato reggente del liceo ferrarese dove insegnò nel contempo botanica, chimica e agraria. Per diversi anni direttore dell’Orto botanico, pubblicò vari testi su questo argomento e sulla “farmacopea ferrarese”, alcuni dei quali sono conservati nella Biblioteca Ariostea. Quando furono ripristinati il Governo pontificio e l’università, Antonio Campana fu nuovamente nominato professore di fisica (1816), poi di chimica farmaceutica (1817), di agraria (1824). Nel 1826 papa Leone XII lo chiamò a far parte del collegio filosofico dello stesso ateneo. Infine venne eletto presidente del collegio medico-chirurgico, quale riconoscimento della sua grande competenza anche in ambito sanitario, di cui più volte aveva dato ampia dimostrazione, offrendo preziosi consigli alle autorità, in particolare durante le tremende epidemie che tra Settecento e Ottocento colpirono persone ed animali in varie zone d’Italia e d’Europa. Morì a Ferrara il 2 maggio 1832 all’età di 81 anni.