Evasione nella notte: arrestata a Ferrara una 40enne
Una pattuglia della Polizia di Stato di Ferrara ha arrestato per evasione una donna di 40 anni già sottoposta alla misura della detenzione domiciliare
Una pattuglia della Polizia di Stato di Ferrara ha arrestato per evasione una donna di 40 anni già sottoposta alla misura della detenzione domiciliare
Nella notte del 22 novembre la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di origine straniera, sorpreso subito dopo aver messo a segno un furto in un bar cittadino
Fuggi fuggi all'IIS Einaudi di via Savonarola dove, intorno alle 9.30 di lunedì 24 novembre, qualcuno ha spruzzato dello spray al peperoncino, creando panico e paura tra insegnanti, studenti e personale scolastico, tanto da dover far intervenire i carabinieri e i sanitari del 118
Quattro mesi di condanna. Sono quelli che il giudice del tribunale di Ferrara ha inflitto a un 24enne ferrarese, che era finito a processo con l'accusa di sostituzione di persona, dopo aver rubato le foto della propria professoressa 48enne e averle scambiate via WhatsApp, senza che la donna ne sapesse nulla
È stato fissato per giovedì 27 novembre l'ultimo saluto a Fausto Barone, il 66enne morto nel tragico incidente aereo dello scorso 8 novembre, quando l'ultraleggero che stava pilotando è precipitato in un campo coltivato ai lati di via Palmirano, tra Gaibanella e Aguscello
Sei anni e dieci mesi. Sei anni e dieci mesi per aver compiuto atti sessuali nei confronti di una decina di bambine della parrocchia a lui affidate. Il giudice del tribunale collegiale Caruso (con a latere Oliva e Bighetti) ha accolto ieri pomeriggio la tesi accusatoria del pm Filippo Di Benedetto (e anzi l’ha aumentata nella quantificazione della pena) che aveva chiesto la condanna del prete di 68 anni che nel marzo di due anni fa, quando gestiva un asilo in provincia di Ferrara, venne visto in diverse occasioni compiere atti certo non consoni a un educatore. A maggior ragione per la tunica che indossava e per la funzione svolta all’interno della parrocchia dal sacerdote, che oggi vive in una struttura religiosa del Bolognese.
L’uomo era stato denunciato da una educatrice che lavorava all’interno dell’organizzazione e che insieme ad altre 27 persone aveva testimoniato per l’accusa e per le parti civili nel giugno dello scorso anno, quando vennero sentiti anche i 10 testimoni della difesa.
Secondo le testimonianze che si sono susseguite in aula il prete era stato visto compiere atti di libidine, come palpeggiare il sedere delle bambine – tutte tra i 3 e i 6 anni – o infilare caramelle nelle mutandine. Un’altra l’avrebbe baciata in bocca. “Con la lingua” come pare abbia specificato lo stesso imputato durante l’interrogatorio di garanzia.
Oltre alla pena detentiva, il sacerdote è stato condannato a provvisionali di migliaia di euro nei confronti delle piccole vittime e dei loro genitori, oltre che al pagamento delle spese processuali.
Per un capo di imputazione il sacerdote è stato assolto, perché non è stata raggiunta la prova di atti osceni riferiti da una bambina alla madre e alla nonna: la piccola avrebbe dovuto essere chiamata in aula per dire ciò che aveva visto, ma lo stesso magistrato Filippo Di Benedetto ha di fatto rinunciato alla sua testimonianza, per non turbare la bimba stessa.
“Siamo estremamente soddisfatti; è stata una lunga battaglia per la verità ed oggi è stata fatta piena giustizia” affermano all’uscita dell’aula B del tribunale gli avvocati di parte civile Claudia Colombo e Carlo Bergamasco.
Ovviamente di parere opposto i legali della difesa: “rispettiamo la decisione ma non la condividiamo”, dicono Giuseppe Pavan e Milena Catozzi. Entro 90 giorni verrà deposita la sentenza. “Attendiamo le motivazioni del giudice” aggiungono i legali, che anticipano già l’intenzione “di fare opposizione e ricorrere in appello”.
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