Pauroso incidente in via Wagner. Quattro feriti non in pericolo di vita
Pauroso incidente in via Wagner proprio all'altezza del cavalcavia dove intorno alle 17 due auto si sono scontrate in un frontale che ha coinvolto anche una terza vettura
Pauroso incidente in via Wagner proprio all'altezza del cavalcavia dove intorno alle 17 due auto si sono scontrate in un frontale che ha coinvolto anche una terza vettura
Dieci anni fa era una scommessa, oggi è un percorso strutturato: nel carcere di Ferrara l'università cresce davvero. Il Polo universitario penitenziario di Unife conta 25 studenti detenuti
Tomaso Montanari attacca frontalmente la rettrice dell'Università di Ferrara e presidente Crui Laura Ramaciotti dopo la partecipazione ad Atreju
Dopo la notizia della mail con cui la segretaria dei gruppi consiliari Lista Civica Anselmo, La Comune di Ferrara e Movimento Cinque Stelle, ha denunciato le "gravi accuse" che avrebbe ricevuto dal sindaco e dall'assessore relativamente la commissione consiliare di controllo sulla vicenda di Amsef, lo staff comunicativo del primo cittadino replica fornendo la propria ricostruzione della vicenda
Guardando ai Comuni capoluogo, Ferrara raggiunge l’88,3% (+0,4%) di raccolta differenziata, seguita da Reggio Emilia con l’84,5% (+0,6%), Forlì con l’82,0% (+0,1%), Parma con l’81,1% (+0,2%), Ravenna con il 79,5% (+3,5%), Modena con il 78,9% (+5,5%), Bologna con il 72,8% (-0,1%)
L’allarme per il batterio E.Coli sta devastando l’ortofrutta italiana, i consumi di frutta, verdure e ortaggi hanno subito, nel nostro Paese, un calo del 20 per cento, con punte anche del 70 per cento per quanto riguarda i cetrioli, i primi prodotti ingiustamente incriminati.
E’ quanto afferma Mauro Ferrari presidente Cia di Ferrara, sottolineando che le misure della Commissione Ue per fronteggiare l’emergenza, appaiono “totalmente insufficienti”.
“Per dare risposte adeguate agli agricoltori colpiti occorrono interventi realmente concreti. L’Ue – avverte Ferrari – deve tamponare urgentemente una situazione gravissima per l’intero settore ortofrutticolo. Per prima cosa è urgente che l’Unione europea faccia al più presto la massima chiarezza sulla vicenda e che la Germania si assuma in modo preciso le sue responsabilità. Non è possibile che a più di due settimane dal verificarsi delle prime intossicazioni non si conosca ancora con precisione la causa del batterio.”
L’attuale altalena di ipotesi (dai cetrioli ai germogli di soia) hanno avuto come unica conseguenza un allarmismo generalizzato tra i consumatori e, di riflesso, una netta flessione negli acquisti di prodotti ortofrutticoli.
“Se la vicenda continuerà ad essere molto confusa, – conclude Ferrari – c’è il fondato pericolo di mettere in ginocchio un settore, quello dell’ortofrutta, che proprio in questo periodo tocca i maggiori indici di produzione. la Cia sollecita ad operare in fretta per fare chiarezza e chiede al governo ad attivarsi con il massimo impegno in sede internazionale per trovare misure realmente efficaci ed eventualmente ottenere l’autorizzazione anche per aiuti nazionali. Non si possono abbandonare agricoltori incolpevoli al rischio di chiusura immotivata”.
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