Economia e Lavoro
17 Aprile 2011
Si riducono da 1002 a 994 i posti assegnati alla primaria

Scuola, preoccupano i nuovi tagli

di Redazione | 2 min

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Maria Cristina Vendra, della Cisl Scuola

Annalisa Fabbri (Flc-Cgil), Maria Gaiani (Snals), Marco Mazzanti (Snals) e Cristina Vendra (Cisl Scuola) hanno tenuto una conferenza stampa a Palazzo Roverella (dove ha sede lo Snals) per manifestare la propria assoluta contrarietà al Decreto firmato dal direttore dell’Ufficio scolastico provinciale il 14 aprile, con il quale si riducono da 1002 a 994 i posti assegnati alla scuola primaria dall’Ufficio scolastico regionale nell’anno scolastico 2011/2012.

I sindacalisti hanno lamentato che questa riduzione – la terza e ultima ondata dei tagli del Governo agli organici delle scuole – “metterà in gioco il regolare svolgimento delle attività in questo ordine di scuola”. Hanno quindi contestato la motivazione data a questa scelta, secondo cui è necessaria per incrementare l’organico degli altri ordini di scuola, “poiché la dotazione di questi ultimi non è stata ancora definita, e non ha dunque senso prendere decisioni a priori”.

A rischio ci sarebbero i Ctp, i centri territoriali permanenti che accolgono soprattutto stranieri e adulti. Secondo le previsioni dei sindacalisti potrebbero ridursi dagli odierni 7 ad appena 4. Certa invece la chiusura della scuola in ospedale per i giovani ricoverati. I quattro hanno anche giudicato la scelta “inutile e dannosa, perché la sua entità non potrà in ogni caso essere tale da compensare i processi di riforma in atto nella scuola secondaria di secondo grado, ottenendo così il solo risultato di mettere in difficoltà due ordini di scuola anziché uno solo”.

I tagli risultano infine “incomprensibili, poiché colpiscono una realtà unica sotto il profilo qualitativo come la Scuola in ospedale; inoltre l’amministrazione scolastica non ha messo i sindacati in condizione di capire perché gli otto posti sono stati sottratti ad alcune scuole e non ad altre”.

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