Eventi e cultura
3 Aprile 2011
Visite alle chiese ferraresi

Quartesana, arte e fede fuori città

di Redazione | 3 min

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Un salto fuori città per scoprire le complesse vicende della chiesa di Quartesana e del suo antico campanile. Oggi, la terza e ultima tappa del nuovo itinerario di visite alle chiese cittadine organizzato da Comune e Arcidiocesi, condurrà gli appassionati di storia e di arte fuori dal perimetro delle mura, per ammirare tra l’altro un pregiato crocifisso ligneo realizzato da mani ancora ignote. L’appuntamento con il responsabile dell’Ufficio Ricerche storiche del Comune Francesco Scafuri e con il curatore dei Musei civici d’Arte antica Giovanni Sassu è per le 9,30 con ritrovo sul sagrato della chiesa, in via Comacchio 1209.

La partecipazione all’iniziativa è, come sempre, gratuita e aperta a tutti gli interessati.

Questa chiesa si trova nella frazione di Quartesana, che dista circa 11 chilometri da Ferrara sulla strada Provinciale di Comacchio.Il parroco Don Vittorio Serafini ha dedicato recentemente un’interessantissima pubblicazione a questa località, sorta probabilmente attorno al IX secolo. Il nome del piccolo paese deriverebbe dal latino medievale quartisima o quartisiana, in quanto sorgeva su un territorio gravato da contributi annui pari ad un quarto di ciò che veniva prodotto; vi sono poi altre teorie, come quella di chi afferma che nel luogo dove il fiume Sandalo (ora scomparso) si staccava dal Po di Volano, in prossimità di Codrea, fu fondata anticamente una Guardesana, ovvero un posto di guardia, da cui poi Quartesana.

La Chiesa di San Giorgio Martire è documentata nel 1186, anno in cui il vescovo Tebaldo donò l’edificio di culto (sottoposto alla Pieve di San Martino di Contrapò) al Capitolo della Cattedrale di Ferrara.

Il tempio primitivo, di dimensioni ridotte rispetto all’attuale, aveva l’accesso principale rivolto a sud (verso l’odierna via Comacchio) e non a ovest come ora. Nella seconda metà del XVI secolo assunse l’attuale orientamento e sono testimoniati importanti rifacimenti ed ampliamenti, che portarono alla suddivisione dell’interno in tre navate. Ulteriori trasformazioni risalgono al XVIII e XIX secolo, quando si realizzarono interventi che diedero l’assetto definitivo alla Chiesa. Così l’interno risultò caratterizzato da un’unica grande aula e tre Altari, mentre la facciata che vediamo oggi si deve ad un intervento del 1858. Il campanile, costruito attorno all’anno Mille, è alto 21 metri ed è caratterizzato da muri di notevole spessore, nonché da quattro grandi finestre con arco a tutto sesto nella parte terminale (una per lato). Secondo diversi studiosi, l’alta costruzione in origine era una torre romanica guardesana, un punto di riferimento per le imbarcazioni in navigazione lungo il Sandalo, che scorreva poco distante.

Tra le molte opere che ornano l’interno della Chiesa di Quartesana è di particolare menzione un affresco ritrovato nel 1932 che raffigura, con vivace realismo, la Madonna in trono, San Rocco e un donatore, nonché i Martìri dei santi Lorenzo e Sebastiano. La sua esecuzione è collocabile verso la seconda metà del XIV secolo e lo stile, secondo alcuni studiosi, non appare distante da quello degli artisti attivi nell’Abbazia di Pomposa.

Fra le sculture è di particolare pregio l’intenso Crocifisso ligneo che orna l’altare omonimo. Nonostante la grande qualità dell’esecuzione e la notevole capacità di evocare la sofferenza del Cristo morto, si ignora il nome del suo autore, tuttavia, la data 1521 segnata sulla croce stessa, fornisce un importante appiglio cronologico per la comprensione di questo poco noto capolavoro.

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