E’ stato convalidato l’arresto per Valentin Zyma, l’operaio ucraino di 28 anni rimasto ferito da un colpo di pistola all’addome esploso da un carabiniere al termine di un inseguimento conclusosi, martedì notte, tra via Allende e via Medini.
Questa mattina si è svolta presso l’ospedale S.Anna, dove il 28enne è ancora ricoverato, l’udienza di convalida dell’arresto, al termine della quale è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere, dopo che Valentin Zymam, le cui condizioni di salute sono leggermente migliorate (dovrebbe essere dimesso lunedì), si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per il connazionale Valery Mykytyuk, 48 anni, l’altro occupante del veicolo in fuga (il passeggero), il giudice Piera Tassoni ha invece disposto nella successiva udienza presso il tribunale la misura dell’obbligo di dimora dalle ore 20 alle ore 7, non ritenendo vi fossero le condizioni per la custodia cautelare in carcere o per gli arresti domiciliari.
Il 28enne Valentin Zyma, che martedì notte si trovava alla guida della Citroen Ax in fuga dalle gazzelle dei carabinieri, avrebbe tentato di investire in retromarcia uno dei militari dopo essere stato chiuso da due pattuglie dell’Arma. E’ a questo punto che i carabinieri hanno fatto fuoco, come reazione difensiva verso il collega in pericolo di vita: una decina di colpi, secondo quanto riferito in conferenza stampa dagli stessi carabinieri, esplosi in totale sicurezza e diretti verso gli pneumatici, 15 stando al verbale d’arresto.
“Non siamo qui a contestare assolutamente la gravità del fatto – ha dichiarato l’avvocato Marcello, che assieme a Pasquale Longobucco assiste il giovane ucraino – ma il fatto che siano stati sparati ben 15 colpi ci lascia un po’ perplessi. Siamo certi che su questo la magistratura svolgerà un supplemento investigativo”. “Terminato l’inseguimento – ha spiegato il legale – la Citroen si trovava in mezzo alle due auto dei carabinieri. Non appena innestata la retromarcia sono partiti 15 colpi d’arma da fuoco, 9 da destra e 6 da sinistra. E questo senza rinnovare l’alt intimato la prima volta in viale Cavour. Questo non lo diciamo noi, ma il verbale d’arresto”.
L’altro occupante della Citroen in fuga, il 48enne Valery Mykytyuk, sostiene di non aver partecipato a nulla e di essersi trovato sull’auto solo per aver chiesto un passaggio ad un suo conoscente. “Lo ha esortato a fermarsi – riferisce l’avvocato difensore Patrizia Micai – e una volta che l’auto si è arrestata si è ritrovato anch’egli bloccato dai militari e ammanettato”.
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