Economia e Lavoro
25 Settembre 2023
Il dibattito inaspettato alla presentazione della nuova consigliera ferrarese dell'istituto di credito

Il direttore di Emil Banca: “A favore della tassa sugli extraprofitti”

di Redazione | 3 min

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L’intervento di Ravaglia nel corso dell’incontro

“Dirò una cosa, anche se il mio presidente non sarà d’accordo: ogni tanto le cose scomode vanno dette, io sono a favore della tassazione sugli extraprofitti delle banche”.

È un piccolo fulmine a ciel sereno la dichiarazione di Daniele Ravaglia, direttore uscente di Emil Banca. Il fulmine arriva nel corso della presentazione della nuova consigliera del cda dell’istituto di credito, Paola Pesci. È qui che la cerimonia ha subito una svolta improvvisa quando, alla fine della conferenza, si è tenuto un dibattito inaspettato rispetto all’introduzione della tassa sugli extraprofitti delle banche, misura che sta catalizzando parte del dibattito economico-politico nazionale.

Ma facciamo un passo indietro: che cosa sono gli extraprofitti bancari? Si tratta di un incremento improvviso dei profitti legato principalmente ad eventi eccezionali come la variazione della domanda di prodotti bancari, politiche adottate da banche centrali e aumento dei tassi di interesse per fronteggiare l’inflazione.

L’obiettivo della tassa sarebbe quello della “giustizia sociale” con proventi che saranno quindi destinati ad aiutare i mutui per la prima casa e a ridurre le tasse. L’aliquota applicata è del 40% sugli extraprofitti derivati dalla differenza tra interessi attivi e interessi passivi. L’imposta è a carico degli intermediari finanziari ad esclusione delle società di gestione, fondi di investimento e intermediazione mobiliare. Inoltre, è stato introdotto un tetto massimo (0,1%) per evitare esternalità negative della tassa sulle banche e i loro clienti, l’ammontare totale dell’imposta non potrà inoltre superare il 25% del valore netto del patrimonio della banca alla chiusura del 2022.

Durante la presentazione tutti i relatori del tavolo hanno ribadito l’importanza e la centralità della persona, sottolineando che “Emil Banca è vicina alle persone e alle comunità”. L’obiettivo sembrerebbe quindi quello di aiutare i cittadini a far fronte alle difficoltà dovute all’aumento dei tassi sui mutui, concetto ribadito soprattutto dopo le sollecitazioni del sindaco di Mesola e presidente della Provincia di Ferrara, Michele Padovani, e quelle di Paolo Cirelli, presidente di Confartigianato. Insomma, una banca che “mette al centro la persona ed è vicina alle famiglie” cosa ne penserà della tassa sugli extraprofitti?

Non ha dubbi Ravaglia: “È una misura giusta. I nostri valori aziendali vertono proprio sulla salvaguardia della famiglia, delle persone e dei cittadini. Per noi è fondamentale aiutare le famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese e fanno fatica a pagare le rate del mutuo, il ricavato di questa tassazione dovrebbe essere destinato proprio al sostegno delle famiglie in difficoltà con i mutui”.

“Adesso facciamo un dibattito sugli extraprofitti allora”, ammicca il presidente di Emil Banca Gian Luca Galletti: “Condivido in parte la tassa sugli extraprofitti, ma non dobbiamo pensare che il ricavato, derivante da questa tassa, possa bastare. Il problema va affrontato anche con strumenti nuovi. Ricordiamoci però che le famiglie devono rimanere al centro, è necessario partire dalla famiglia: basti pensare che il 90% delle imprese è composto da famiglie. La persona resta sempre al centro dello sviluppo economico”.

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