di Pietro Perelli
A Ferrara Italia Viva e Azione paiono più unite che mai, almeno stando agli applausi tributati a Mara Carfagna (Presidente Azione) e Luigi Marattin (Italia Viva). Due figure che non avrebbero mai voluto la fine del processo di unione dei due partiti.
“Una sala così piena – dice Mara Carfagna – ci carica di responsabilità e la prima cosa che dobbiamo fare è chiedere scusa se nei mesi scorsi abbiamo tradito queste aspettative”. Aspettative di unione e di creazione di quel terzo polo che possa portare all’uscita dal “tunnel micidiale del populismo” ma anche, aggiunge invece Marattin, “di una formazione politica in grado di dire agli italiani che non devono scegliere solo tra le offerte attualmente esistenti”.
La sala della Camera di Commercio che ospita l’incotrno è piena e sono molti anche gli esponenti del Pd ferrarese presenti. C’è Marcella Zappaterra e ci sono i due segretari Talmelli e Minarelli ma anche ex sindaci come Tagliani e Soffritti.
Quella di Azione e Italia Viva è una lotta al populismo quindi ma anche a un bipolarismo mal riuscito che il “Movimento 5 Stelle – dice Marattin – sta ricomponendo, con la sua carica di cialtronismo, dopo averlo rotto”. Ecco che quindi “l’esperimento del terzo polo non era l’unione dei fan club di Renzi e Calenda ma l’unione di persone che condividono la stessa idea di società”. Un’idea spiegata da Mara Carfagna, “di stare dalla parte dei temi con cui la gente tutti i giorni fa i conti” e questo significa che “stare con il centro destra o con il centrosinistra non mi provoca alcun imbarazzo” se starci vuol dire accordarsi su visioni convergenti. “Mi imbarazzava di più – aggiunge Carfagna – essere alleata con un partito che invitava la Le Pen” e ancora, “non c’è nulla di più bello di dire e fare ciò in cui si crede”.
“La nostra scommessa – incalza Carfagna – è quella di crescere talmente tanto da scardinare questo bipolarismo coatto che non ha portato a nulla”. E se possibile farlo insieme, Azione e Italia Viva. “Noi – conclude Marattin – stiamo insieme nel luogo dove pensiamo di poter lanciare la proposta politica di modernizzazione del paese”.
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