Il servizio di Infermiere di famiglia e di comunità arriva a Renazzo
Ora il territorio può contare su tre ambulatori Ifec. l servizio sarà attivo dal lunedì al sabato

Da sinistra Masarati, Pedaci, Accorsi, Palmonari, Pandini, Bosi, Massari
di Manuela Artioli
Cento. Inaugurazione dell’Ifec, Infermiere di famiglia e di comunità. Questo è il motivo per cui si sono riuniti a Renazzo il sindaco Edoardo Accorsi, l’assessore alla Sanità Mario Pedaci, la direttrice del Distretto Ovest Caterina Palmonari, la dirigente della Direzione Infermieristico Tecnica Micaela Pandini, la coordinatrice Ifec Distretto Ovest Beatrice Bosi e le infermiere di famiglia e di comunità Simona Massari e Sara Masarati.
“Questo è un momento molto importante per la nostra comunità – esordisce il sindaco Accorsi – perché inauguriamo questo nuovo servizio. È un servizio nuovo che si sta mettendo in campo da dicembre 2021 nella regione Emilia-Romagna seguendo tutte le linee del piano regionale di medicina e territorio”.
Negli ambulatori in via Marco Polo 2, a Renazzo saranno presenti due infermiere. Il servizio sarà disponibile dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 18, mentre il sabato dalle ore 8 alle ore 13. “Il nostro impegno – continua il primo cittadino – è quello far conoscere sempre di più queste figure e il supporto che possono dare nel percorso di assistenza dei pazienti e delle famiglie, in collaborazione con l’Ausl di Ferrara e in particolare con il distretto Ovest”.
“L’Infermiere di famiglia e comunità – continua la direttrice del distretto Ovest Caterina Palmonari – è una figura sanitaria, importante, molto informata, che ha studiato e si è specializzata per fare questo mestiere e che vuole diventare un punto di riferimento per questa comunità, vuole prendere a carico questo cambiamento della sanità, perché la monopatologia non esiste più. Esiste sempre di più la pluripatologia e quindi la necessità di mettersi sempre più in campo”.
“Queste due colleghe, infermiere, Simona e Sara – specifica la dirigente della Direzione Infermieristico Tecnica Micaela Pandini – oggi le presentiamo nell’ambito di Infermiere di famiglia e comunità, ma loro hanno la possibilità di poter svolgere la loro attività anche a domicilio“.
Sul sito dell’azienda Ausl si potranno consultare tutte le indicazioni per contattare le infermiere. Il servizio può essere attivato tramite accesso diretto all’ambulatorio, e-mail o contatto telefonico. “Esprimo una grande soddisfazione – afferma l’assessore alla Sanità Mario Pedaci – per il mio duplice ruolo di assessore e medico. Abbiamo voluto dare lustro oggi a Renazzo, dopo che si sono insediate anche Cento e Reno Centese, per completare il quadro. Questa figura non è sostitutiva di nulla, va ad integrarsi in un tessuto sanitario già ben organizzato. Spero che possa integrarsi ulteriormente con le prestazioni sanitarie che sono già previste per essere portate sul territorio, superando quella mentalità ospedalocentrica che finora ha gestito la sanità classica. Questo ovviamente non significa che l’ospedale non ci debba essere. Noi siamo pronti a fare qualunque cosa perché questo continui ad essere”.
“Fondamentale – conclude il primo cittadino – è il ruolo di tutti nel far sì che questo servizio prenda piede. Questo servizio, come ha detto l’assessore Pedaci, è utile e in più per la nostra comunità e per le nostre persone”
COSA FA L’INFERMIERE DI FAMIGLIA E COMUNITÀ
Per ogni paziente viene predisposto un piano assistenziale personalizzato e quindi mirato ad una presa in carico complessiva e a tutto tondo, che va dalla prevenzione, all’assistenza e agli aspetti riabilitativi. Il professionista lavora in stretto raccordo col servizio di assistenza domiciliare, con il medico di famiglia dell’assistito e con le altre figure professionali che lo hanno in carico. E nel dettaglio:
Valuta, in stretta collaborazione con il medico di famiglia, i bisogni assistenziali dei cittadini nelle diverse fasi della vita (bambino, adolescente, adulto e anziano, famiglie e comunità)
Il suo ruolo è assistenziale e in particolare nell’ambito dei nuclei famigliari, sia al domicilio del paziente, sia in ambulatorio o nelle strutture intermedie e di lungodegenza in cui viene ricoverato.
Valuta i fattori di rischio presenti sul territorio informando ed educando i cittadini, le famiglie e la collettività, promuovendo interventi di prevenzione, incentivando miglioramenti degli stili di vita e correggendo i comportamenti sbagliati;
Supporta le famiglie in difficoltà ad individuare rapidamente eventuali problemi di natura assisenziale o sociosanitaria per collaborare alla loro risoluzione;
Facilita l’integrazione tra gli ospedali e i Servizi territoriali per dare una risposta appropriata ai bisogni di salute dell’individuo della famiglia e della comunità;
Collabora con tutti i Servizi dedicati alle persone: sanitari, sociali, associazioni di volontariato e di tutela dei cittadini ed enti locali facilitando i percorsi di integrazione e mettendo al centro dell’azione il cittadino.
È presente nel processo di educazione sanitaria per il potenziamento delle autonomie dei cittadini, dei loro familiari e dei loro caregiver, per offrire supporto e sostegno affinché riescano a trovare soluzioni ai loro problemi.
COME SI ATTIVA
Il servizio può essere attivato direttamente dal cittadino, dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, tramite accesso diretto in ambulatorio, e-mail e contatto telefonico (vedi sopra).
Per ulteriori informazioni su servizi offerti, modalità di attivazione, orari e contatti, è possibile consultare il sito www.ausl.fe.it/argomenti/come-e-dove-curarmi/infermiere-di-famiglia-e-di-comunita
Ricordiamo che nel comune di Cento sono attivi anche l’ambulatorio Ifec di Cento Città, in via del Cremonino 10. Il servizio apre al pubblico senza appuntamento dal lunedì al sabato dalle 12 alle 13.
I contatti: telefono 051.6838147 – Cell. 334/9913649 – mail: ifc.cento@ausl.fe.it e quello di Reno Centese che apre al pubblico senza appuntamento dal lunedì al sabato dalle 12 alle 13
I contatti: Tel. 0516838531 – mail: ifc.renocentese@ausl.fe.it
Infermieri di riferimento: Laura Riccioli – Baglieri Damiano