Comacchio. Se ne stavano andando dal luogo in cui avevano appena pescato in maniera illegale – con l’aiuto di un elettrostorditore – oltre cento esemplari di pesci, quando davanti a loro si presentarono i carabinieri forestali, che li fermarono con le mani nel sacco.
Sono stati scoperti così tre uomini di nazionalità rumena – di 55, 32 e 46 anni – che, finiti davanti al giudice, nei mesi scorsi, avevano intrapreso tre strade processuali diverse.
Le posizioni dei primi due sono state stralciate, mentre ieri (lunedì 11 settembre) il 46enne che aveva deciso di proseguire col rito ordinario è stato assolto dal tribunale di Ferrara – giudice Alessandra Martinelli – dall’accusa di pesca illegale in concorso per la lieve entità del fatto.
In totale, gli esemplari catturati erano stati 108, tra cui 54 carpe, 2 siluri e un pesce gatto americano.
Pesci che, stando alle precedenti testimonianze ascoltate in aula, avevano “occhi fuori dalle orbite ed evidenti bruciature” come raccontata pochi mesi fa in udienza uno dei carabinieri forestali intervenuto in quella circostanza, sentito insieme al professore universitario di Bologna che si era occupato delle analisi istopatologiche sulle carcasse degli animali pescati.
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