
Davide Buzzi
La data non è ancora stata fissata, ma probabilmente non avranno luogo prima di mercoledì prossimo i funerali di Davide Buzzi, il 42enne ucciso all’interno del bar Big Town di via Bologna, nella notte tra l’1 e il 2 settembre, dopo una colluttazione con il 41enne Mauro Di Gaetano, gestore del locale, e suo padre, il 69enne Giuseppe Di Gaetano. Come anticipato da Estense.com, la Procura di Ferrara ha dato ieri (9 settembre) il nulla osta per restituire il corpo di Buzzi ai familiari per l’organizzazione dei funerali.
Familiari che si presenteranno lunedì prossimo all’agenzia di onoranze funebri Tenani per fissare la data dell’estremo saluto al loro congiunto, ma, come fanno sapere dalla stessa agenzia, difficilmente potrà svolgersi mentre a Codigoro è ancora in corso l’antica Fiera di Santa Croce, che richiama centinaia e centinaia di persone.
Quello di Buzzi potrebbe essere infatti un funerale capace di richiamare molte persone, oltre agli stessi familiari, sia per la nutrita schiera di amici e conoscenti del cosiddetto “gigante buono”, sia per il clamore pubblico generato dalla sua scomparsa.
A meno che la famiglia non decida per l’organizzazione di funerali in forma privata – quindi non nella chiesa del paese bensì in un luogo riservato e non accessibile a tutti, anche per motivi di ordine pubblico – una cerimonia pubblica mentre è in corso la fiera del paese porterebbe a dover affrontare problemi logistici e organizzativi praticamente insormontabili.
È per questo motivo che, visto che la fiera avrà termine martedì, si potrà pensare di fissare i funerali solo a partire da mercoledì.
Intanto le indagini sull’omicidio del Big Town proseguono, mentre restano in carcere Mauro Di Gaetano, 41enne titolare del locale, e suo papà, il 69enne Giuseppe Di Gaetano, che ora si trovano nella casa circondariale di via Arginone con l’accusa di omicidio di Buzzi e tentato omicidio di Lorenzo Piccinini, il giovane il 21enne che ha accompagnato Buzzi nel blitz al Big Town e che è rimasto gravemente ferito durante la colluttazione all’interno del bar ed è ancora ricoverato a Cona.
Come già riportato, l’autopsia eseguita dalla dottoressa Silvia Boni sul corpo della vittima è risultata più complicata del previsto e non ha dato risultanze a livello macroscopico, tanto che si renderanno necessari ulteriori accertamenti di tipo istologico, cioè su campioni di materiale biologico prelevati durante l’esame autoptico, a cui seguiranno martedì 12 settembre le analisi tossicologiche per accertare o meno l’eventuale presenza di tracce legate all’uso di sostanze stupefacenti da parte di Buzzi, indagando – qualora l’esito dovesse essere positivo – se abbiano avuto parte attiva nella causa o nell’accelerazione della morte del 42enne.
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