
Davide Buzzi
Serviranno ulteriori esami di tipo istologico per determinare la dinamica della morte di Davide Buzzi, il 42enne ucciso all’interno del bar Big Town di via Bologna, nella notte tra l’1 e il 2 settembre, dopo una colluttazione con il 41enne Mauro Di Gaetano, gestore del locale, e suo padre, il 69enne Giuseppe Di Gaetano.
Nella giornata di ieri infatti, venerdì 8 settembre, l’autopsia eseguita sul corpo della vittima da parte della dottoressa Silvia Boni non ha fornito risultanze a livello macroscopico, motivo per cui saranno necessari ulteriori accertamenti sui campioni di materiale biologico prelevati durante le operazioni medico-legali, che si sono rivelate più difficili di quanto previsto.
Sulla base degli stessi campioni prelevati, poi, martedì (12 settembre) si svolgeranno le analisi tossicologiche da parte della dottoressa Francesca Righini, che dovrà accertare o meno l’eventuale presenza di tracce legate all’uso di sostanze stupefacenti da parte di Buzzi, indagando – qualora l’esito dovesse essere positivo – se abbiano avuto parte attiva nella causa o nell’accelerazione della morte del 42enne.
Intanto – già nella mattinata odierna (9 settembre) – la Procura di Ferrara – pm titolare del fascicolo di indagine è la dottoressa Barbara Cavallo – dovrebbe dare il nulla osta per restituire il corpo di Buzzi ai familiari per l’organizzazione dei funerali.
Nel mentre, stanno migliorando le condizioni cliniche di Lorenzo Piccinini, il 20enne che era insieme alla vittima, rimasto gravemente ferito all’addome con un’arma da taglio. Al momento, il ragazzo si trova ancora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Chirurgia d’emergenza dell’ospedale Sant’Anna di Cona, ma sta rispondendo bene alle cure e non è più in pericolo di vita.
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