Comacchio
6 Settembre 2023
Visite guidate allo scavo nelle giornate di venerdì 22 e sabato 23 settembre. Incontro di presentazione delle attività presso la Sala Polivalente di Palazzo Bellini venerdì 29 settembre alle 18

Comacchio, nuova campagna archeologica: l’Università di Bologna torna a scavare a Spina

di Redazione | 3 min

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Comacchio. Dopo tre anni di intense attività di scavo e ricerche, finanziate grazie al progetto Value (enVironmental And cuLtUral hEritage development) afferente al programma Interreg Italia-Croazia, il Comune di Comacchio è riuscito a rilanciare la ricerca archeologica nel proprio territorio.

Lunedì 4 settembre l’università di Bologna con la Cattedra di Etruscologia del Dipartimento di Storia Culture Civiltà, coordinata dalla professoressa Elisabetta Govi, è tornata nel sito dell’antica città di Spina per dare avvio alla seconda campagna di scavo.

Il team di studenti, dottorandi e assegnisti, sotto la direzione scientifica del Prof. Andrea Gaucci, ha avviato le attività di ricerca nell’area archeologica con una campagna di indagini in concessione e concordate con la Soprintendenza di Bologna (funzionario responsabile Dott.ssa C. Ascari Raccagni), che dureranno quattro settimane, fino al 29 settembre.

Il gruppo di lavoro conta studenti dell’Università di Bologna e dell’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne, oltre che la collaborazione dei geologi del Cnrs francese e dell’Università di Strasburgo.

Le ricerche saranno condotte nella parte occidentale dell’abitato, a nord del Canale Collettore Mezzano, e avranno la finalità di raccogliere dati sul paesaggio antico nel quale si sviluppò la città e sul suo sistema di delimitazione. Si tratta di temi importanti per comprendere l’organizzazione dell’insediamento e le strategie adottate al fine di rispondere alle sfide dell’ambiente circostante.

L’impegno dell’Università di Bologna non si ferma allo scavo, in quanto negli ultimi anni sono stati messi in campo molti metodi di indagine all’avanguardia per ricostruire la città antica, il paesaggio del Delta del Po alla sua epoca e il territorio circostante in un areale di circa 30 km2. Tutte queste attività hanno visto la collaborazione di Università e Istituti di ricerca di primo livello nel panorama internazionale, quali il Cnrs francese, l’Università di Strasburgo e la British School at Rome, oltre il costante supporto del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara.

Grazie al supporto del Comune di Comacchio, per rendere fruibili al pubblico le recenti scoperte, lo scavo dell’Università di Bologna presso l’area archeologica di Spina sarà visitabile, con apposite visite guidate, nelle giornate di venerdì 22 (dalle 16 alle 18) e sabato 23 settembre (dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18).

È in programma un incontro di presentazione delle attività svolte nella campagna di scavo e nel resto dell’anno presso la Sala Polivalente di Palazzo Bellini per venerdì 29 settembre alle 18.

L’attenzione su Spina resta altissima dunque, non solo sul campo, ma anche nei più importanti musei italiani. Mentre al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara si sta procedendo al disallestimento della mostra “Spina Etrusca. Un grande porto nel Mediterraneo”, alcuni reperti della nostra città partiranno per una nuova esposizione, questa volta presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma, per concludere le celebrazioni del centenario della scoperta di una delle città più importanti del mondo antico.

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